BERGAMO – “Ho deciso di tornare a Bergamo e rimanere chiuso in casa perché è qui che ho vissuto per molti anni e tutte le mie cose sono qui. Non volevo andare via”. Sono queste alcune delle parole che Giacomo Agostini ha rilasciato a Skysport.it in merito alla situazione che sta vivendo durante l’emergenza legata al Coronavirus.
Situazione critica
Il 13 volte campione del mondo di motociclismo, che ha corso a cavallo tra gli anni 60 e 70, uno dei periodi più pericolosi per i piloti delle due ruote, non ha nascosto la sua preoccupazione per l’attuale situazione mondiale: “Il momento è molto critico: ho un nodo alla gola di notte quando sento passare le sirene delle ambulanze. È una situazione molto triste, specialmente a Bergamo che è uno degli epicentri” ha affermato Agostini.
Il vincitore di 122 Gran Premi ha aggiunto come nessuno “avrebbe mai pensato di vivere una tragedia come questa nel 2020. Certo un po’ di timore e di paura c’è ma ho anche tanta fiducia: rimanendo chiusi in casa e rispettando le regole ne usciremo. È un grande sacrificio che però adesso va fatto tutti insieme“. Il popolare Ago sta trascorrendo il suo isolamento rimettendo a posto le migliaia di foto della sua carriera agonistica: “È bello ricordare i posti e le persone del nostro passato”.
Tempo e pazienza
I piloti di oggi non vedono l’ora di rimontare in sella ma, secondo Agostini, ci vorranno tempo e pazienza per uscire fuori da questa situazione: “Ne usciremo, ma ci vorrà molto tempo, perché quando tutto sarà finito non potremo immediatamente tornare alle vecchie abitudini. Così questo varrà sia per i Gran Premi che per tutti gli eventi sportivi dove si radunavano migliaia di persone”. L’ex pilota di MV Augusta e Yamaha è però certo che, quando tutto riprenderà, saranno sempre i migliori a dettare legge: “All’inizio saranno tutti meno in forma come è normale che sia: magari invece di girare in 1’30 gireranno in 1’31, ma alla fine saranno i migliori a trionfare“.