WASHINGTON – Salgono a 14 i casi di positività al coronavirus in Nba. Marcus Smart, guardia dei Boston Celtics, è solo l’ultimo di questo elenco. Il giocatore su Instagram ha comunicato ai suoi fans l’esito del tampone venendo allo scoperto dopo che la franchigia aveva dato la notizia senza, però, comunicare il nome. “Sto bene, non mostro alcun sintomo – ha fatto sapere Smart – Cercate di stare lontani dagli assembramenti di persone, lavatevi le mani e proteggete gli altri proteggendo voi stessi”. I Celtics hanno precisato che Smart è stato sottoposto a test perché esposto “a un caso positivo” e che si trova in isolamento già da diversi giorni.Casi anche tra i Lakers, Sixers e NuggetsAnche i padroni dell’Ovest, i Los Angeles Lakers, hanno comunicato la positività di due giocatori gialloviola, entrambi asintomatici, senza però rivelarne l’identità. “Sono in quarantena – fa sapere la franchigia – e sono stati affidati alle cure del nostro staff medico”. Sono tre, invece, i positivi tra i Philadelphia 76ers. I Sixers si sono limitati a fare sapere che giocatori, staff tecnico e altri dipendenti sono stati sottoposti a tampone e che le tre persone sono in autoisolamento. Un caso anche tra i Denver Nuggets che non hanno specificato si si tratta di un giocatore o di un membro dello staff.Tutti i positivi fino ad oraSono, quindi, 14 i casi positivi al coronavirus nel campionato a stelle e strisce: Rudy Gobert e Donovan Mitchell negli Utah Jazz, Christian Wood nei Detroit Pistons, Kevin Durant e tre compagni di squadra ai Brooklyn Nets, un caso ai Denver Nuggets, tre ai Philadelphia 76ers, Smart dei Boston Celtics e i due Lakers. Sono nove fino ad ora le squadre testate, solo due hanno dato esito completamente negativo e si tratta degli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari e dei Toronto Raptors. I giocatori di queste due franchigie hanno comunque deciso di rimanere in auto isolamento.
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Basket Nba, Coronavirus: positivi Smart dei Boston Celtics e due giocatori dei Lakers
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