Già Itf (la federazione mondiale) e Atp/Wta faticavano ad andare d’accordo: ci mancava solo il coronavirus per dare il colpo di grazia all’equilibrio mondiale del tennis. La pandemia ha cancellato i tornei, e se i ‘pesci’ più piccoli hanno dovuto farsene una ragione, quelli grandi hanno alzato la voce pensando ai propri interessi. Per meglio capirci, due giorni fa il Roland Garros ha fatto sapere che avrebbe spostato le date: da fine maggio/inizio giugno a fine settembre/inizio ottobre. Un colpo di scena clamoroso, perché la decisione non è stata condivisa con il resto del governo del mondo della racchetta.
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Tennis in guerra per colpa del coronavirus
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