NEW YORK – Un lungo stop di almeno tre mesi. Ecco ciò a cui si sta preparando la Nba dopo la sospensione decisa a fronte dell’emergenza coronavirus. Secondo quanto riportato da Espn, i proprietari e i dirigenti della National basketball association stanno ragionando su un ritorno in campo tra la metà e la fine di giugno come scenario più ottimistico. Il timore principale, in realtà, è che la stagione possa già essere data completamente per persa visto che, stando ai consigli degli esperti, sarebbe opportuno vietare i grandi eventi per almeno altri due mesi, specie a causa della lenta risposta degli Stati Uniti nel cercare di arginare il contagio e nel testare le persone su base ampia.Tre gli scenari futuri sul tavolo NbaAl momento si naviga a vista anche se la Lega professionistica sta preparando una bozza delle proiezioni finanziarie in senso negativo da condividere con i proprietari delle franchigie. Gli scenari possibili esplorati sarebbero tre: la cancellazione della stagione; la ripresa a porte chiuse, senza tifosi sugli spalti; l’ipotesi di ripartire direttamente con i play-off ma consentendo l’ingresso dei tifosi nelle arene. Le perdite che saranno registrate andranno comunque a incidere nella prossima stagione su salary cap e percentuale di ricavi destinata ai giocatori. Al momento, comunque, si starebbe lavorando sul progetto di ricominciare senza pubblico, con la possibilità di prolungare la stagione, play-off compresi, fino ad agosto.
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Basket, Nba: stop almeno sino a metà giugno, poi tre possibili opzioni
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