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Emergenza Coronavirus: La lettera di Andrea Vavassori “Secondo voi ha senso che io parta per questa trasferta? Che io debba prendermi dei rischi di salute per andare a giocare un torneo di tennis? Che io non sappia se una volta arrivato la mi accettino e mi facciano restare”

Emergenza Coronavirus: La lettera di Andrea Vavassori “Secondo voi ha senso che io parta per questa trasferta? Che io debba prendermi dei rischi di salute per andare a giocare un torneo di tennis? Che io non sappia se una volta arrivato la mi accettino e mi facciano restare”

“Io resto a casa.
È questo lo slogan con cui l’Italia ha scelto di combattere questo virus che ci sta sfiancando dall’interno…
Come tennista, lavorativamente parlando, devo viaggiare tutte le settimane in posti diversi, cercando di dare il meglio ogni partita, ogni torneo, per incrementare la classifica e raggiungere i miei obbiettivi.
Giovedì sera sarei dovuto partire per il Brasile per giocare il primo torneo di una lunga trasferta in Sud America. Il mio paese mi ha imposto, giustamente e razionalmente, di restare a casa per evitare di peggiorare la situazione, già fortemente critica.”

“Secondo voi ha senso che io parta per questa trasferta? Che io debba prendermi dei rischi di salute per andare a giocare un torneo di tennis? Che io non sappia se una volta arrivato la mi accettino e mi facciano restare… oppure che mi trattino come un appestato e mi rimandino indietro con il primo volo o tenuto 14 giorni in quarantena in una stanza di ospedale?
Ho scelto di cancellarmi e restare a casa con la mia famiglia. Ho scelto di fare un atto di responsabilità piuttosto che uno di sconsideratezza.
La cosa che più mi fa strano è il fatto che ci trattino come gli unici portatori di virus, mentre la situazione è grave ormai in tutta Europa e non solo.
La situazione è seria e bisogna prendere delle decisioni che vadano di pari passo anche in ambito sportivo.”

“Mi auspico che gli enti che si occupano di questo si facciano delle domande, e si chiedano se valga la pena mettere a repentaglio la salute dei propri atleti e non decidano invece di tutelarli.
Spero che questo messaggio raggruppi il pensiero di tante persone. Ho parlato con molti amici che come me non sanno come comportarsi e non trovo corretto che non ci arrivi nessun aiuto in questo senso.
Se si è arrivato a scegliere di cancellare un torneo come Indian Wells mi chiedo come si possa pensare di continuare a far giocare come se niente fosse tornei challenger e futures… togliendo automaticamente la possibilità di partecipare ai giocatori provenienti dagli Stati ritenuti più infetti.”

“Per quanto riguarda la nostra situazione invece sono molto positivo. Siamo un paese forte, supereremo anche questa, più uniti di prima.
#distantimauniti #iorestoacasa”


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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