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NBA – Incomprensione dell'epidemia, da Trump a Damian Lillard

NBA - Incomprensione dell'epidemia, da Trump a Damian Lillard

Il presidente degli Stati Uniti fugge da una conferenza stampa alla Casa Bianca quando i giornalisti gli chiedono se ha fatto il tampone per il Coronavirus, dopo che si è diffusa la notizia che due deputati repubblicani, che hanno interagito con Donald Trump la scorsa settimana stringendogli la mano, hanno dichiarato di essere in quarantena dopo essere entrati in contatto con qualcuno che si è rivelato positivo.

In seguito il portavoce di Trump ha dichiarato che il presidente non mostrando sintomi, non ha avuto alcuna necessità di fare il test.

Al contrario la NBA si sta preparando a disputare le partite a porte chiuse. Ma non tutti i giocatori pare abbiano afferrato la gravità della situazione. Dopo le dichiarazioni di LeBron James (“senza pubblico non gioco”, per sintetizzare), si sono accodati prima Kemba Walker e, stanotte, Damian Lillard: “LeBron ha detto che se non ci saranno fan, non giocherà. Sono sicuro che la sua affermazione abbia fatto molto rumore e dubito che possiamo giocare senza fan. Sono contento che l’abbia detto. Se non ci sono fan, potremmo giocare nella nostra palestra con le maglie da allenamento.”

Ma l’allenatore dei Blazers Terry Stotts, ha dato prova di saggezza affermano che la franchigia si conformerà alle decisioni della NBA, quali che siano.

Fonte: http://feeds.pianetabasket.com/rss/


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