Claudio Toti, presidente della Virtus Roma, ha parlato dell’emergenza Coronavirus al Corriere dello Sport.
“La sospensione del pagamento delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali da parte delle nostre società. Fino a quando? Il problema è molto serio. Come spiegato nel comunicato
della Lega di inizio settimana, ci riserviamo di aprire un tavolo tecnico. Perché non possono pensare che il campionato vada avanti con partite a porte chiuse. Sarebbe un danno economico che oggi le società non sarebbero in grado di sopportare”.
Toti ha anche parlato dei diritti TV. “Il basket, secondo sport nazionale, ha poca visibilità televisiva e per tanto riceve contributi tv irrisori: non può fare a meno dei ricavi da biglietteria»
Sui giocatori, il presidente della Virtus dice: «Sì, ho paura che possano nascere dei problemi con giocatori che non vogliono disputare incontri in alcune località. Io questo l’ho fatto presente nell’ultima riunione della Legabasket. Jason Clark infatti proprio per il Coronavirus ha lasciato Varese. Se domani un americano dovesse dirmi “Io non parto, perché in
quella città ho paura di ammalarmi”, come dovrei comportarmi. Obbligarlo? E se lui non volesse partire, dovrei cacciarlo?».