Un lungo articolo pubblicato dall’ANSA e che riguarda principalmente il calcio – ma a cascata tutte le manifestazioni sportive in calendario – affronta il problema della salute pubblica riguardo all’emergenza Coronavirus e alla necessità di calendari compressi come quello dello stesso calcio e anche della pallacanestro di concludere la stagione agonistica entro una determinata data.
Come il football va incontro alle esigenze delle Nazionali per il Campionato europeo, così il basket avrà a che fare con le Nazionali per il preolimpico e l’Olimpiade di Tokyo. Per cui si sta facendo strada l’idea di disputare le partite diciamo delle prossime due settimane a porte chiuse, con gli spettatori che se ne staranno a casa a vedersi le gare in televisione. Certo non risolve il problema degli incontri internazionali: stando allo stato dei fatti, l’Olimpia Milano potrebbe arrivare giovedì a Kaunas in aereo ed essere messa la squadra e lo staff in quarantena dalle autorità lituane. Ma certamente aiuterebbe il calendario dei campionati nazionali a tutti i livelli.
Disputare gli eventi sportivi “a porte chiuse e’ la strada giusta”: lo dice all’ANSA Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo Oms nominato consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. “La prima strategia – ha detto Ricciardi a Radio Punto Nuovo – è non far incontrare persone in luoghi dove sono a stretto contatto tra di loro, seppure all’aperto, come allo stadio. Ho consigliato nella veste di tecnico sanitario e di persona appassionata di sport che giocare a porte chiuse è la strada giusta”, ha detto commentando la richiesta ufficializzata oggi da Gravina e anticipata ieri dall’Ansa. Lo stop alle manifestazioni sportive, ha aggiunto, “e’ un provvedimento prese per almeno le prossime due settimane”.
Aggiornamento delle 22:00: Il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora ai microfoni del Tg2 al termine del consiglio dei ministri ha dato il via libera a incontri sportivi senza pubblico: “Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte, ora con questo dpcm abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse”.
Spadafora ha sottolineato che il provvedimento “non è stato esteso al resto d’Italia perché non esistono le condizioni per prendere misure gravi”.