nei guai a Milano. Il noto servizio di car sharing elettrico attivo dal 2013 con le sue macchinine gialle “sospende temporaneamente l’attività di car sharing per migliorare il servizio e rinnovare la flotta”. Lo ha annunciato l’azienda stessa, motivando la decisione a un numero sempre più elevato di atti vandalici.
SHARENGO SI FERMA A MILANO: I MOTIVI
“L’alto numero di sinistri e di atti vandalici ci vede costretti ad installare delle black box, dispositivi in grado di tutelare i clienti e la società. Inoltre a breve partiranno i lavori di rifacimento delle colonnine nelle Isole digitali. Anche in funzione di ciò preferiamo aspettare che una parte consistente di questi punti torni ad essere efficiente prima di ricominciare a erogare il servizio”, continua l’azienda.
È un dato di fatto che gli atti vandalici sulle macchinine elettriche gialle siano aumentati: a dicembre 2019, in zona Bocconi, un gruppo di sette ragazzini ha completamente distrutto una Sharengo. Qualche giorno fa, con un post sui social, l’azienda ha protestato e chiesto rispetto per i veicoli della propria flotta, sempre più spesso presi di mira.
ATTI VANDALICI E PROBLEMI ECONOMICI
Oltre agli atti vandalici, la società di servizio sharing sta affrontando anche altri problemi a Milano. Prima di tutto c’è il nuovo bando comunale: è richiesto che le auto della flotta non abbiano più di quattro anni, le aziende dunque devono attrezzarsi per provvedere a un ricambio delle vetture.
Si aggiungono i problemi con le colonnine di ricarica (difficoltà generale per il settore green) e, soprattutto, qualche difficoltà economica (si parla di bilanci in rosso da troppo tempo). I segnali che raccontano di un momento delicato non sono mancati: l’abbandono di Modena, costi di produzione lievitati e la cessione, nel dicembre scorso, alla società italiana di proprietà olandese Force of nature.