LOSANNA – Online il nuovo ranking FIVB calcolato sulla base dei risultato conseguiti in tutto il 2019 e che verrà costantemente aggiornato utilizzando i dati di ogni singola partita.
Al termine di ogni singola gara alle singole nazionali sarà attribuito un punteggio in più o in meno sulla base di un algoritmo che prime del match avrà calcolato il “valore” dei sei possibili risultati della partita (3-0, 3-1, 3-2, 2-3, 1-3 o 0-3) sulla base del valore stesso delle due squadre in campo.
Il risultato effettivo della partita viene quindi confrontato con i risultati previsti precedentemente calcolati. Se una squadra supera le aspettative del risultato “previsto” otterrà punti nel ranking, al contrario un risultato negativo, sotto le “aspettative” dell’algoritmo vedrà sottrarre punti alla squadra nazionale inizialmente favorita.
Un ranking FIVB più “reattivo” che sarà così più volte aggiornato durante la singola manifestazione.
Il nuovo sistema prenderà in considerazione i risultati delle partite delle seguenti competizioni ufficiali:
• Giochi Olimpici e relative qualificazioni
• Campionati Mondiali e relative qualificazioni
• Volleyball Nations League (VNL)
• Volleyball Challenger Cup
• World Cup
• Campionati continentali e relative qualificazioni
• Gli eventi internazionali riconosciuti dalla Fivb, incluse le competizioni ufficiali annuali organizzate dalle confederazioni continentali con un minimo di quattro squadre partecipanti.
In base al nuovo ranking mondiale l’Italia maschile occupa la 7ª posizione, mentre le azzurre la 4ª.
Per i Giochi olimpici di Tokyo 2020, è stato comunque utilizzato il vecchio sistema del ranking, aggiornato al 31 gennaio 2020.
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(l.muzz.) Un ranking ingiusto in avvio e contro tendenza rispetto ai buoni propositi FIVB legati al rispetto dei giocatori e delle giocatrici. Nella sua formulazione attuale – che prevede il calcolo su tutti i risultati (tutte le partite) – è lecito domandarsi se le singole federazioni sapessero lo scorso anno che tutti i risultato del 2019 sarebbero stati la base di partenza del nuovo ranking. Chi ha fatto turnover nella VNL, ad esempio, oggi si trova penalizzato rispetto a chi – per propria scelta di programmazione – l’ha affrontata al meglio.
La scelta dell’ampia gamma di manifestazioni che portano punti al ranking imporrà poi alle singole federazioni di cercare il massimo risultato in ogni singolo match, in ogni singolo turno di ciascun torneo per buona pace di chi vorrebbe – a parole – dimostrare di rispettare le necessità di riposo dei top player mondiali.
Chi scenderà in campo con una squadra B in una VNL, ad esempio, sapendo che poi questo peggiorerà il proprio ranking?