WASHINGTON – E’ la notte magica di Zion Williamson, prima scelta assoluta del draft 2019, che al debutto in Nba dopo il lungo infortunio al menisco esplode in tutta la sua potenza e per poco non stende i San Antonio Spurs. L’ala diciannovenne dei New Orleans Pelicans inizia col botto: partito nel quintetto titolare, è esploso nell’ultimo quarto dopo aver faticato per tutto il resto della partita, mettendo a segno 17 punti consecutivi, comprese quattro triple, in appena 3’08 chiudendo poi il suo score con 22 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e 5 palle perse in 18′ di gioco. Mai nessun Pelicans aveva avuto un debutto così prorompente, nemmeno un certo Anthony Davis e nessuno, nella storia della Nba, era riuscito a mettere a segno quattro triple su quattro alla “prima”. Curioso il fatto che Zion nemmeno al college era riuscito a realizzare più di tre triple in un’intera partita, figuriamoci quattro in poco più di 3′. Quando coach Gentry lo ha richiamato in panchina a 5’23” dalla sirena i 18mila dello Smoothie King Center lo ha omaggiato col coro: “MVP! MVP!”.repApprofondimento
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Basket Nba: esordio da sogno per Zion Williamson, è già nella storia
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