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NBA – Popovich, un tecnico che punta tanto sui rapporti personali

NBA - Popovich, un tecnico che punta tanto sui rapporti personali

(di Giorgio Gandolfi). Per una volta andiamo oltreoceano per parlare di un allenatore ed un personaggio unico del mondo Nba, Grcgg Popovich. Di padre serbo e madre croata, si laureò in studi sovietici all’Air Force Academy, dove giocò nella squadra di basket, per un certo periodo fu inviato in missioni all’ estero e fu tentato di entrare nella Cia.

Dopo alcune esperienze come assistente e capo allenatore a livello di college, divenne assistente allenatore ai San Antonio Spurs della Nba per poi diventarne vicepresidente nel 1994 e, due anni dopo, decidere di andare lui stesso in panchina. Per 22 volte consecutive ai playoff, cinque titoli, l’allenatore più vincente nella storia della Nba, come anche l’allenatore con più campionati disputati con la stessa squadra tra tutti gli sport professionìstici Usa. Nelle sue squadre come minimo almeno un paio di giocatori stranieri, tra cui spagnoli, australiani, francesi, turchi, brasiliani, canadesi, croati, argentini, serbi.

Unico italiano è stato il nostro Marco Belinelli, una prima volta, con un titolo vìnto, ed ora una seconda volta nell’attuale campionato. Ma le sue grandi vittorie si sono basate sul trio di Tim Duncan, centro, Manu Ginobili, guardia, argentino, ex grande della Virtus Bologna con Ettore Messina, e che ha giocato per 16 anni per Popovich, che ha detto «Senza di lui non avrei mai vinto due campionati» , e Tony Parker, francese, playmaker.

Ma se è straordinaria la carriera di Popovich, che siederà anche sulla panchina della squadra Usa alle Olimpiadi di Tokio in estate, ancor più intrigante è il suo modo di gestire la squadra ed i giocatori e di aver creato con il proprietario Peter Holt ed il General Manager Re Buford un ”Sistema Spurs”, che molti hanno cercato di copiare, ma senza riuscirvi.

Innovativo anche nello scegliere il proprio staff, con Ettore Messina per cinque anni con lui, e Becky Hammon, prima donna in Nba in panchina, come assistenti. Con loro vuole un dialogo aperto e li spinge a discutere, ed anche a contestare, le sue scelte. Ma è unico anche il rapporto che crea con i giocatori al di fuori del basket.

Come ha detto Messina in un’intervista: «Popovich parla con i giocatori di argomenti relativi ai paesi da dove provengono, delle loro famiglie, della loro vita, come anche si prende cura di ogni persona che fa parte del club e per questo crea un senso di orgoglio e di appartenenza agli Spurs. Per lui prima le persone e la famiglia, poi la squadra».

Popovich dimostra inoltre una curiosità intellettuale unica con interessi poliedrici, come la politica, ad esempio. In un’intervista ha detto: «È disgustoso che Trump sia a capo di questo paese », senza paura dì esporsi e con il proprietario degli Spurs Holt, che ha contribuito alla campagna presidenziale di Trump.

Grande conoscitore di vini, proprietario in parte di un’azienda vinicola in Oregon, nella sua cantina ha oltre 3,000 bottiglie di vini pregiati ed ha visitato le grandi cantine in Francia ed Italia. È inoltre è un avido lettore dì libri, che regala anche ai suoi giocatori, in breve, per lui il basket e importante, ma i rapporti personali e la vita vanno al di la di un campo di basket.

Fonte: http://feeds.pianetabasket.com/rss/


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