Depone le armi Egidio Bianchi, dopo le dimissioni da presidente della Legabasket, raccontando i retroscena nell’intervista concessa a La Nazione edizione Siena. L’annuncio ufficiale arriverà quando la Commissione al lavoro per individuare la nuova guida avrà fatta la sua scelta.
Mancata unanimità. Avevo 4 o 5 società contro, ma ho deciso di farmi da parte perché non serve a nessuno una Lega che si spaccasse in assemblea. Non sono deluso. Avevo bisogno di ritrovare serenità anche per ragioni personali. Ho subito diversi attacchi, spesso sterili e immotivati. Ora torno a fare ciò che ho sempre fatto. Sono un professionista nei collegi sindacali della Nestlè e della San Pellegrino. Sono anche revisore dei conti al Policlinico le Scotte.
Posto vacante al Policlinico dove si è dimesso il direttore amministrativo del Policlinico. (Ride. Per quel posto) Non ci ho pensato, servono carriere diverse. Nella mia relazione ha evidenziato anche i passi per i giovani, con la Nex-Gen Cup. E gli eventi di successo come le Supercoppe e le Final Eight. I due appuntamenti di Firenze sono stati da sold out.
Senza TV. lI basket italiano in tv è schiacciato da troppe cose. La visibilità in una rete generalista sarebbe fondamentale, RaiSport ha un bacino molto relativo, Euro-sport2 non può bastare. Sky ha fatto scelte diverse, puntando tutto sulla Nba. E’ un tema cruciale, sarà l’assemblea dei 17 club a decidere come fare. Il basket italiano è sano, anche se non andrà alle Olimpiadi. Ma quello non è colpa della Lega.
Scelta nobile. Non volevo che la Lega si spaccasse, ho preferito fare una scelta nobile, come è stata definita. Dopo le dimissioni mi hanno chiamato in tanti per ricordarmi che ero riuscito a dare visibilità al basket italiano.