Chiuso il girone di andata, con la sconfitta di domenica scorsa in casa di La Spezia, tutta l’attenzione della Virtus Surgical Cagliari è rivolta alle gare del girone di ritorno della serie A2 femminile. In palio punti importanti per la salvezza. E si riparte con il derby storico cagliaritano quello contro il Cus Cagliari (domani in via Pessagno alle 18). Una sfida di antica tradizione giocata per 47 volte dal 1980 (data della prima stracittadina) e che ha visto prevalere la compagine universitaria per ben 24 volte, un successo in più delle ragazze di via Pessagno che di derby contro le “cugine” di Sa Duchessa ne hanno conquistati 23, l’ultimo lo scorso settembre proprio a “Casa Cus” chiuso con il punteggio di 63-58. Ma da quel 28 settembre 2019 qualcosa tra le due squadre è cambiato. Il Cus, in 13 gare di campionato finora disputate, ha vinto 8 volte issando bandiera bianca solo in 5 occasioni e arrivando al giro di boa al 5° posto della graduatoria (ad un passo dalla qualificazione per le finali di Coppa Italia). Più difficile, problematica, ma anche molto sfortunata la strada percorsa dalle ragazze di Iris Ferazzoli che hanno chiuso l’andata all’11mo posto, frutto di 4 vittorie e 9 sconfitte.
Certo, la dea bendata non ha aiutato capitan Pellegrini e compagne che, dopo due turni hanno perso un importante punto di riferimento sia sotto le plance che in attacco come Silvia Favento. E a lei oggi va l’augurio più grande da parte di tutte componenti della S.S. Virtus Cagliari, in quanto sarà sottoposta ad intervento chirurgico dopo la rottura del crociato..in bocca al lupo Silvia.
E proprio l’ala triestina fu protagonista assieme a Iva Georgieva e Federica Brunetti del primo successo stagionale. Ma domani sarà sicuramente una gara diversa da quella dell’andata con le universitarie che faranno di tutto pur di riprendersi i due punti persi in “garauno”. Il cammino del Cus è stato indubbiamente più prolifico. Del resto finora la squadra allenata da Federico Xaxa ha realizzato 835 punti (739 la Virtus) subendo 782 punti (865 la Virtus). Interessante dare uno sguardo ai numeri. Nel girone d’andata la Virtus ha tirato (da due punti) con il 39% (249 su 638) con il Cus che è andato leggermente meglio chiudendo con il 40% (211 su 532). Meglio le universitarie nel tiro pesante. Erika Striulli e compagne hanno il 32% dalla linea dei 6,75 (74 su 234), mentre la Virtus viaggia con il 23% (32 su 141). Equilibrio dalla lunetta con le due compagini al 64% (145 su 226 per il Cus e 191 su 298 per la Virtus). Virtussine che comunque hanno più centimetri sotto le plance e quindi più possibilità di conquistare palloni. Brunetti e compagne ad oggi ne hanno catturato 452 mentre le ragazze di coach Federico Xaxa 424. Quello universitario è un gruppo giovane ma che nel corso della stagione è cresciuto tantissimo. I punti di riferimento tra le universitarie, gruppo a parte, sono: Erika Striulli, per lei una stagione strepitosa fatta di giocate, grandi e decisive. Finora la playmaker di Xaxa ha realizzato 204 punti e piazzandosi momentaneamente al terzo posto tra le migliori realizzatrici della serie A2 femminile dietro Giulia Sorrentino del Civitanova (235) e dell’argentina Gisele Villarruel del Marghera (girone Nord) con 212 punti. Poi c’è anche l’ex Ana Ljubenovic che sotto le plance detta legge. I suoi numeri finora sono di 197 punti realizzati e 115 rimbalzi. Per la serie “attente a quelle due” Arianna Landi e Eugenia Caldaro sono delle mine vaganti tra le universitarie, rispettivamente con 86 (punti realizzati) 73 (rimbalzi) e 85(punti) 58 (rimbalzi).
E la Virtus? La squadra si è allenata con intensità per tutta la settimana compresa Anna Lussu lo scorso turno a riposo contro La Spezia ed è pronta ad affrontare questa nuova sfida con l’intento di conquistare il terzo derby di fila della stagione (Cus all’andata e di recente il successo interno contro il San Salvatore Selargius).
La parola a Iris Ferazzoli che traccia anche un bilancio di questa prima parte della stagione per la Virtus Surgical Cagliari.
“Indubbiamente la classifica è un tantino bugiarda –ammette il tecnico argentino -, perché credo che la mia squadra, in queste prime 13 giornate di campionato abbia lasciato per strada almeno quattro punti. Due persi contro Viterbo e altri due nella sfida contro Civitanova Marche. Con quattro punti in più, oggi potevamo avere indubbiamente una classifica migliore. Credo che se avessimo chiuso il girone di andata al nono posto nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo e tutto si vedrebbe meglio. Ma ora dobbiamo pensare al nostro futuro e in particolare alla gara di domani. Credo che come tutti i derby la tensione sarà palpabile solo nelle battute iniziali, poi la gara prenderà forma e chi arriva a questa sfida con maggior determinazione, alla fine si prenderà i due punti. Loro, indubbiamente, hanno disputato una prima parte della stagione molto positiva a noi invece ci è mancato poco perché lo fosse. Ora però abbiamo tutto un girone di ritorno per dimostrare di essere cresciute e soprattutto per migliorarci”.
La gara tra la Virtus e il Cus Cagliari inizierà alle 18 e sarà diretta da Giulia Caravita di Ferrara e Alma Pellegrini di Cesenatico (FC)