L’Umana Reyer entusiasma il pubblico amico con una prova corale di grande spessore, conquistando i tre punti in palio e staccando in classifica Cukurova, giunta a questo match appaiata a quota 10 alle veneziane. Il roster delle turche, grazie agli innesti effettuati in corso d’opera di Tuck (questa sera ferma ai box), Bentley e Sanders, è ben diverso rispetto a quello sfoggiato nella gara d’andata che, peraltro, ha visto soccombere le veneziane nonostante un veemente tentativo di rimonta nell’ultimo periodo.
Primi tentativi a vuoto su entrambi i fronti e tabellone che si “schioda” grazie a Petronyte, precisa dalla lunetta. L’assist di De Pretto per Steinberga vale il +4 iniziale dopo poco più di un minuto. Bentley aggiusta la mira ma “Gigi” Petronyte è altrettanto pronta ad insaccare dopo un rimbalzo offensivo. Fitik accorcia mentre Anderson è preziosa sotto le plance catturando “carambole” fondamentali sotto i tabelloni. L’ex Sanders riporta le compagne ad un solo punto di distacco. Un momentaneo black out offensivo dell’attacco lagunare viene interrotto da Steinberga che mette una tripla provvidenziale arricchendo successivamente il proprio bottino a cronometro fermo. La mano di Steinberga è ancora “torrida” dai 6,75 e trascina l’Umana sul 14 a 5. Grazie ai tiri liberi sanciti dalla terna arbitrale a favore di Sanders e Rodriguez, le ospiti erodono il divario (14-8 a -1,54). A Bestagno replica l’iberica Rodriguez ed è ancora Bestagno a dare ossigeno alle orogranata. La “bomba” di Elisa Penna chiude la prima frazione sul 21 a 10.
Le turche iniziano bene il secondo periodo con Sanders alla quale risponde dalla lunga Bestagno. E’ sempre la numero 30 ospite a mettersi in luce eludendo la guardia dell’avversaria diretta mentre, immediata, arriva la seconda tripla della serata di Penna che vale il 27 a 14. Qualche palla persa di troppo da parte dell’Umana consente alle ospiti di non perdere ulteriormente contatto con i canestri di Sanders e Marginean che costringono coach Ticchi a rifugiarsi nel più classico dei time out. Marginean commette il suo quarto fallo spedendo Steinberga in lunetta. Petronyte corregge l’errore sotto misura della lituana portando le compagne sul 31 a 18 a poco più di tre minuti dall’intervallo lungo. Sanders e Rodriguez nuovamente sugli scudi e Cukurova si riporta sotto la doppia cifra di svantaggio. Il duo De Pretto/Anderson ricaccia indietro le “orange” che insistono senza troppa fortuna nel tentare soluzioni dalla lunga distanza. Allo scadere dei 24″ Gorini trova il massimo vantaggio anche se è la “solita” Sanders ad accompagnare le squadre negli spogliatoi sul 37 a 24.
Il rientro sul parquet vede brillare le “stelle” Steinberga e Rodriguez. Bentley riduce il gap dai 6,75 e Sanders non fallisce sotto il ferro lagunare. Botta e risposta dalla lunga tra Carangelo e Marginean con Cukurova che sembra un’altra squadra rispetto a quella vista nei primi 20 minuti. Alexandria Bentley da oltre l’arco riporta in partita i propri colori (44-40 a -5,27) e il tecnico veneziano è costretto ad interrompere la furia delle ottomane rifugiandosi nel minuto di sospensione. Il punteggio si “impenna” grazie a una serie di tentativi andati a buon fine su entrambi i fronti (51-44 a – 1,22). Dagli spalti si alza l’incitamento per le padrone di casa che raddoppiano i propri sforzi chiudendo il terzo periodo sul 53 a 44.
Rodriguez “castiga” la difesa orogranata con cinque punti consecutivi in un “amen”, poi è Guner a riportare il distacco ad un solo possesso. Anete Steinberga piazza un’azione da tre punti ma “capitan” Marginean è implacabile da oltre l’arco. Petronyte e Rodriguez mantengono immutato il divario e ancora Petronyte mantiene alte le speranze lagunari. Jolene Anderson arma il proprio braccio per il nuovo +6 mentre la stanchezza sembra annebbiare in questa fase le idee di entrambe le formazioni. L’Umana Reyer stringe i denti in ogni listone del parquet e riprende quota con Valeria De Pretto. Latoya Sanders frana su Petronyte per impedirne la conclusione da sotto. Il biondo centro lituano non fallisce i due personali concessi riportando la Reyer sul +10 quando manca un solo giro di lancette dal buzzer finale. Leonor Rodriguez dalla punta dell’arco fa tremare la panchina veneziana. All’1/2 di Steinberga dalla “linea della carita” risponde Akalan da pari distanza, poi è Petronyte ad essere precisa a metà dalla lunetta mettendo a rischio le coronarie dei tifosi presenti. Nella bagarre conclusiva, Debora Carangelo è “glaciale” dalla “linea della carità” chiudendo definitivamente il match e sovvertendo anche la differenza canestri.
Parziali: 21-10; 37-24; 53-44
Umana Reyer: Anderson 13, Bestagno 9, Carangelo 5, Gorini 2, De Pretto 4, Steinberga 18, Petronyte 13, Pastore n.e., Meldere n.e., Penna 6, Macchi, (all. Giampiero Ticchi)
Gelecek Koleji Cukurova: Tuck n.e., Rodriguez 19, Fitik 3, Avci, Bentley 10, Akalan 2, Guner 4, Sanders 15, Marginean 8 (all. Ceyhun Yldizoglu)
Totali di squadra:
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 16/32, tiri da 3 7/21, t.l. 17/19, rimb. dif. 35, rimb. off. 10, p.p. 19, p.r. 4, assist 21
Gelecek Koleji Cukurova: tiri da 2 16/41, tiri da 3 7/23, t.l. 8/12, rimb. dif. 21, rimb. off. 7, p.p. 8, p.r. 9, assist 19