Nel giro di qualche anno Steven Adams ha visto partire i due compagni di squadra ai Thunder che li avevano guidati alle Finals di Conference: prima Kevin Durant e poi Russell Westbrook. Anche se tutti sanno che è business, certe partenze sono sempre spiacevoli.
Ne ha parlato nel podcast “The Lowe Post di Zach Lowe” di ESPN, spiegando che sono state due situazioni diverse, e diverso il comportamento dei due ex-compagni.
Parlando di Kevin Durant, ha detto che avrebbe gestito le cose in modo diverso: “E’ mancata la comunicazione. Le persone saranno arrabbiate a prescindere. Ma possono ancora rispettarti se tu rispetti il rapporto che avete costruito tra di voi. Non parlo tanto per me, sono più giovane e il mio rapporto con lui è stato limitato. Non voglio criticarlo ma se mi fossi trovato nella sua situazione, qualsiasi tipo di rapporto avessi instaurato avrei detto loro qualcosa prima che accadesse. O anche dopo. Per quanto mi riguarda non ho mai parlato con lui della sua partenza (ai Warriors, ndr). Gli ho mandato un messaggio su Facebook, ma ma non credo che usi Facebook.”
Invece di Russell Westbrook (ceduto in estate ai Rockets, ndr): “Mi ha chiamato prima ancora che le informazioni venissero divulgate, credo. Mi ha avvertito. Tutti dicono sempre che è un business, ma non so quanti giocatori accettino davvero questo concetto e tuttavia l’amicizia va oltre l’aspetto puramente professionale.”