Pronti, via e 7-0 Milano (parziale suggellato da una schiacciata in contropiede di Gravaghi) nel primo minuto e mezzo di gioco. L’Olimpia spicca per attenzione difensiva nella frazione ed è raro che lasci a Cremona soluzioni, per questa, preferibili. In questo modo è quasi automatico che il divario nel punteggio si allarghi di minuto in minuto (in evidenza Greggi ed Erba, i quali chiuderanno la partita rispettivamente con 20 e 18 punti). Il primo quarto si chiude con Milano avanti per 28-14.
Nella frazione successiva, l’attacco milanese inizia ad incepparsi un po’, il che rende la contesa più equilibrata e interessante. Durante gli ultimi tre minuti, Cremona riesce a riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio, spingendosi fino al -5 durante le ultime battute prima dell’intervallo lungo. Si va poi negli spogliatoi sul 43-36.
Nel terzo quarto la gara si rimette sui binari visti nel primo in quanto a inerzia. Milano riconquista la doppia cifra di vantaggio con un tap-in di Gravaghi e non molto tempo dopo allunga ulteriormente con una tripla di Erba (54-40, 5:25). Proprio Gravaghi è il protagonista assoluto della frazione (23 punti, 7 rimbalzi, 7 recuperi a fine gara), un vero rebus per la difesa di Cremona: è suo, con un tocco morbido da sotto, il canestro del 66-50 di fine quarto. La frazione finale non offre grandi scossoni: la Vanoli riesce a toccare il -12 ma con l’Olimpia sempre in controllo e infine vincitrice per 83-69.