La partita tra Virtus Roma e Germani Basket Brescia, posticipo della 14/ma giornata del campionato di Serie A, sarà l’occasione per ricordare Marco Solfrini, indimenticato campione nato e cresciuto (anche cestisticamente) a Brescia e consacratosi nel grande basket nella Capitale, conquistando con la maglia del Banco di Roma scudetto (1983), Coppa dei Campioni, Coppa Intercontinentale (1984) e Coppa Korac (1986).
La figura di Marco Solfrini, che con la maglia della Nazionale è stato capace anche di conquistare una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca del 1980, è stata ricordata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Campidoglio, occasione utile per presentare le attività della Marco Solfrini ODV, associazione nata a Brescia nel maggio del 2018 e rappresentata nell’aula Giulio Cesare dal presidente Raffaele Merighi.
Accanto a lui, Valerio Bianchini, allenatore di Solfrini ai tempi della sua esperienza in maglia Virtus, ed Enrico Gilardi, suo compagno di squadra in maglia blugiallorossa. Presente all’evento anche Sandro Santoro, General Manager della Germani Basket Brescia: proprio la Leonessa domenica prossima ricorderà assieme alla Virtus la figura di Solfrini, quando al Palazzo dello Sport di Roma verrano esposte le canotte originali numero 13 della Pinti Inox Brescia e del Banco di Roma.
Ai presenti ha voluto indirizzare un messaggio anche Matteo Bonetti, patron di Basket Brescia Leonessa, che ha voluto ricordare così la figura di Marco Solfrini, che del club bresciano è stato anche dirigente tra i 2009 e il 2011: “Ancora oggi ho nella mente le immagini della finale di Coppa dei Campioni vinta da Roma contro Barcellona nel 1984: una squadra di veri campioni, tra cui Marco Solfrini. All’epoca ero un giovane potenziale allenatore di belle speranze e conservo tuttora nel cuore il ricordo di quella partita incredibile. Fu un momento di pallacanestro meraviglioso, uno dei più belli e preziosi nella storia del basket italiano, nel quale Marco fu protagonista assoluto, colonna portante di un gruppo speciale in grado di regalare pure emozioni”.
“Oggi è bellissimo che Roma, una piazza storica nella quale l’amore per il basket sta più che mai rinascendo, ricordi il giocatore più importante della pallacanestro bresciana ed è altrettanto magnifico che lo si faccia tutti insieme – conclude Bonetti -. L’iniziativa incarna il vero spirito e l’essenza stessa di questo sport straordinario: è così che dev’essere, perché il basket è di tutti. Marco Solfrini è eterno, è immortale: gli Dei del basket questo hanno voluto e questo sarà per sempre, per me e per tutti coloro che hanno amato quest’uomo meraviglioso”.