BETIM – Sul quotidiano Tuttosport di oggi, a firma Diego De Ponti, intervista a Fefè De Girogi che da questa sera da la caccia al titolo di campione del Mondo per Club.
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Una missione Mondiale. Civitanova inizia questa sera il suo percorso al Mondiale per club in Brasile, affrontando l’All Rayyan. La Lube arriva all’appuntamento con questo prestigioso torneo dopo due secondi posti, conquistati nelle ultime due edizioni. Soprattutto quello dello scorso anno ha lasciato il segno: la sconfitta contro Trento fu uno schiaffo che innescò la rivoluzione in panchina, con l’arrivo di Fefè De Giorgi, chiamato a prendere in mano un gruppo di campioni e trasformarlo in una squadra vincente.
Una missione centrata appieno con i trionfi nella finale scudetto e in quella di Champions League. Ora il tecnico pugliese ha il compito di riportare il gruppo su quella lunghezza d’onda perché questa è un’occasione importante.
De Giorgi, con che spirito vi siete avvicinati a questo evento? “Consideriamo questo Mondiale una bellissima competizione. Ci siamo preparati con tanto entusiasmo e la voglia di giocarcela fino in fondo. Nulla sarà facile, gli avversali sono squadre di assoluto valore. Però non capita tutti i giorni di essere partecipi di un evento di questa portata. Inoltre è l’unica manifestazione che manca alla bacheca di Civitanova. Ci piacerebbe fare questo regalo alla società e ai tifosi. Diciamo che siamo in missione”.
In qual condizione arrivate a questo appuntamento? “Abbiamo lavorato tanto per affinare certi meccanismi. Però con questo calendario si gioca ogni tre giorni e il tempo a disposizione e sempre poco. Almeno il ritmo partita c’è, anche se non è stato possibile impostare una preparazione specifica”.
Nelle ultime partite il vostro dg ha lanciato l’allarme sugli acciaccati. Come state realmente? “Non c’è un problema insormontabile. Tutti hanno dei piccoli fastidi ma gestibili. Abbiamo puntato a recuperare al meglio Osmany Juantorena in vista di questa trasferta. E’ un giocatore di grande esperienza che in queste occasioni può dare il meglio. Gli ho fatto giocare tutta una partita di campionato perché potesse valutare le sue sensazioni e trovare il giusto ritmo”.
In squadra ci sono tanti campioni che hanno saputo anche giocare come un gruppo. E’ così? “La Lube è una squadra composta da giocatore caratterialmente forti. E’ un gruppo unito che sa rimanere attaccato alla partita”.
Questa capacità di reagire si è vista anche dopo la sconfitta con Modena in Supercoppa. “In quell’occasione abbiamo affrontato un’ottima squadra. Ma è anche vero che avevamo dato risposte sbagliare ad alcune situazioni di gioco, che avremmo dovuto interpretare meglio. Il risultato ci è servito da spinta per gli incontri successivi”.
Voi avete un dubbio opposto, Kazan invece schiera l’ex Sokolov. Che sfida sarà? “Non è mai facile coprire il ruolo lasciato da un giocatore come Tsvetan Sokolov. Però a Civitanova sono arrivati due ottimi atleti, con caratteristiche diverse, che stanno facendo la loro parte. Kazan avrà dalla sua Sokolov e noi cercheremo di limitarne l’azione. Però la squadra russa non e un solo giocatore. Ci aspettano sfide di alto livello e saranno i dettagli a decidere chi vincerà. Noi ci teniamo a questo trofeo e ci sentiamo pronti”.
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