Nella seconda parte dell’ intervista che Riccardo Fois ha concesso a Piero Guerrini di Tuttosport (qui la prima parte in cui si è parlato dei Suns, dove Fois è Player development coach), il consulente della FIP per gli Stati Uniti ha spiegato anche il lavoro che sta svolgendo da due anni per conto della Federazione, e che in questo momento vede il Gm Trainotti dall’altra parte dell’ Atlantico.
Rilancio azzurro. Il progetto FIP è strutturato, lo si coglie con la scelta di Trainotti come gm: si lavora come in un club, in prospettiva. Abbiamo quattro ragazzi che sono base per il futuro: Moretti (1998), Mannion (2001), DiVincenzo (1997) e Banchero (2002).
Paolo Banchero. Fino alla scorsa stagione era quarterback del suo liceo, ha una fisicità impressionante e mi colpisce per serietà e maturità. Paolo è italiano e in molti altri paesi non ci sarebbero problemi, ha iniziato l’iter a 16 anni, dunque la volontà era chiara subito, vedremo con FIBA.
Donte DiVincenzo. Confidiamo di arrivare ad una soluzione presto. Non so se per il Preolimpico, speriamo.
Obiettivo azzurro. Andare a Parigi 2024 come una delle Nazioni più importanti al mondo. Costruire un futuro grandioso subito. Si vince in 5-6 anni, ci sono capitati quattro ragazzi che rappresentano il modello che vogliamo. E vogliamo fare lavorare i giovani come Spagnolo, Canka, Procida, Grant, dando loro opportunità di esperienza e di confronto internazionale. Questo non toglie che l’Italia possa vincere a Belgrado 2020, abbiamo campioni di livello assoluto.