Spostarsi a Roma non è semplice, come in tutte le grandi città e problemi locali a parte. Ma se la partita finisce alle 23:00 della domenica sera, come accadrà per la Virtus Roma contro l’Allianz Trieste nella prossima di campionato, quanti ragazzi che l’indomani devono andare a scuola diserterenno gli spalti del PalaEur?
Se l’è chiesto Andrea Barocci sul Corriere dello Sport di oggi, e questa è stata la risposta della società capitolina: “Purtroppo una città come Roma soffre particolarmente le partite della domenica sera, è un dato di fatto oggettivo. Stiamo cercando di avvicinare i giovani alla pallacanestro e alla Virtus, cerchiamo di lavorare sul territorio, sulle scuole e sulle società sportive.
Giocare la sera della domenica certo non aiuta questo processo. Nel nostro caso tutta quella fascia di pubblico resta tagliata fuori: i tanti ragazzi delle società sportive del territorio, con le quali stiamo collaborando, il giorno dopo devono andare a scuoia e non possono permettersi di andare a dormire a mezzanotte.
E immediata conseguenza è un danno anche in termini economici, come dimostrato dalla gara con Pesaro: parliamo di una differenza di 1500- 2000 unità rispetto alla nostra media stagionale. E un peccato, stiamo facendo molto da questo punto di vista e certamente questo calendario con molti posticipi non ci aiuta.”
Lo spezzatino degli orari imposto dalla televisione non aiuta, ma c’è spazio nel contratto tra LBA ed Eurosport per discutere soluzioni che non vadano contro la fidelizzazione degli appassionati?