ePrix caotico il secondo corso dalla Formula E a Riad, nella migliore tradizione della serie elettrica. Tra due Safety Car, un Full Course Yellow, diversi drive through e 12 kWh di energia ridotti da regolamento per altrettanti minuti corsi in neutralizzazione, è Alexander Sims a spuntarla. Vince confermando la partenza dalla pole position.
Dal semaforo alla bandiera
Condotta di gara piuttosto diversa rispetto a “Gara 1”, quando non è riuscito ad allungare sul gruppo, finendo poi ottavo. Il sabato del pilota inglese lo vede comandare la gara dal primo all’ultimo giro, mai impensierita la leadership, nemmeno dopo le due fasi di ripartenza dalla Safety Car.
Sul podio vanno anche Maximilian Guenther e Lucas Di Grassi. Uno-due BMW e Audi a rifarsi dopo un venerdì opaco.
Un ePrix a eliminazione
La cronaca della gara parte da un via che, per Jerome D’Ambrosio, non c’è: problemi tecnici impediscono alla Mahindra di andare in griglia dalla quarta posizione. Griglia che caccia in ultima posizione Vergne, per la sostituzione del pacco batterie.
Alle spalle di Sims la battaglia è tutta racchiusa in 2”, quelli che separano Buemi, Di Grassi, Da Costa, Evans e Bird. Diventa una battaglia a eliminazione, a cominciare dall’errore di Da Costa in frenata, che centra Buemi e lo manda in testacoda. Sarà Drive Through per il pilota di DS Techeetah, 10” per Buemi, reo di aver ripreso la via della pista in modo pericoloso.
Chaos as hits , leading to the driver falling down the grid
— ABB Formula E (@FIAFormulaE)
Vandoorne recupera, Evans azzarda
A essere premiato dalla scelta di andare tra i primi in Attack Mode è Stoffel Vandoorne, 11° in griglia e bravo a scalare posizioni fino alla quarta conclusiva. L’ePrix a eliminazione prosegue con Sam Bird a muro, a 27 minuti dalla bandiera. Lotta con Mitch Evans, entrambi provano ad avvantaggiarsi della bagarre tra Da Costa e Di Grassi poco davanti ma il neozelandese di Jaguar finisce con il centrare Bird. Ritiro per il vincitore di gara-1, Drive Through per Evans, buon quinto fino ad allora.
Massa, falsa ripartenza
La prima Safety Car compatta il gruppo, si riparte al giro 15, 22 minuti al termine, con un run di Attack Mode in serie per quasi tutti i piloti. Fase di ripartenza interpretata male da Felipe Massa, risalito fino alla settima posizione, dalla 15° in griglia. Il Drive Through caccerà indietro Felipe.
Una ripartenza breve, perché ai meno 17 minuti ci pensa Frijns a finire contro le barriere e portare a una seconda neutralizzazione con Safety Car.
.’s day goes from bad to worse as is now also out of the race
— ABB Formula E (@FIAFormulaE)
Di Grassi, Attack Mode penalizzante
Il podio diventa definitivo con la scelta di Di Grassi di andare in Attack Mode a 8 minuti dal termine, giro 21. Perde la posizione su Guenther e Vandoorne. Riuscirà a riprendere il piazzamento sulla Mercedes, non sulla seconda BMW.
Battute finali dense di investigazioni della direzione gara, che penalizzano un Lotterer in zona punti per sorpasso in regime di Safety Car (la prima) e il piazzamento di Vandoorne ancora in forse per un’investigazione per eccesso di velocità in fase di Full Course Yellow. Sub judice anche il piazzamento di De Vries, gran settimo dopo una partenza da 23°: i commissari esamineranno l’utilizzo della batteria in gara.
Classifica finale ancora soggetta a variazioni, comunque con il buon risultato di Turvey, ottavo e Calado 10°, ai primi punti stagionali.