110 giorni: questo il tempo record impiegato dall’Amministrazione Comunale per restituire alla cittadinanza, simbolicamente rappresentata dalla Blu Basket, il PalaFacchetti tirato a lucido. Erano, infatti, le 14.30 del 2 agosto quando la prima tromba d’aria scoperchiò il palasport trevigliese, colpito nuovamente pochi giorni dopo da un secondo evento atmosferico di portata eccezionale.
Il Sindaco Juri Imeri e l’Assessore ai LLPP Basilio Mangano quel pomeriggio accorsero per primi a quantificare i danni (circa 700.000€), insieme ai tecnici del Comune di Treviglio. E proprio le loro mani, unite a quelle del Vicesindaco Pinuccia Prandina, del Presidente della Blu Basket, GianFranco Testa, del Capitano Davide Reati e di coach Adriano Vertemati, hanno tagliato il nastro tricolore posizionato all’ingresso del palazzetto.
L’applauso dei più di 150 tifosi presenti è partito spontaneo e ha accompagnato le autorità a centro campo per i discorsi di rito.
La parola al Sindaco, Juri Imeri “È doveroso ringraziare tutte le persone che, dal 2 agosto, cominciando con i secchi d’acqua, hanno fatto di tutto per arrivare a questo risultato: Guido Pozzi e Euclide Insogna, la Cooperativa Ulivo, l’Ufficio Sport, l’Ufficio Tecnico, i Vigili del Fuoco (che lavorarono fino a tarda notte per mettere in sicurezza le coperture pericolanti). Sembra di parlare di una vita fa, ma sono passati solo 110 giorni. Ci impegnammo subito per riconsegnare il PalaFacchetti per fine novembre, lanciando l’ipotesi del 21 e così è stato. Solo per questioni logistiche-burocratiche non è possibile giocare già domani sera ma tutto è pronto per tornare a casa e così ci piaceva riconsegnare nei tempi la struttura alla Blu Basket e alla cittadinanza. Abbiamo fatto un ottimo lavoro… Siamo un po’ di parte ma nessuno avrebbe scommesso 10 € sul fatto che in così poco tempo avremmo ripristinato tutto (guaine, coperture, parquet, ritinteggiatura delle parti comuni, linoleum). Un parquet nuovo e moderno con una colorazione delle aree uguale a quella scelta dall’Eurolega e, in accordo con la Blu Basket, finalmente sarà rifatto l’impianto audio; lo dovevamo ad una società che sta facendo grandi cose e che, da quest’anno, porta anche il nome BCC sulle canotte. 110 giorni per effettuare i lavori può essere considerato un traguardo unico nella gestione di un’opera pubblica: gran parte del merito va ai nostri uffici che si sono presi molte responsabilità, all’amministrazione e alle imprese che hanno svolto i lavori. Appuntamento al 1° dicembre perché, con la società, stiamo organizzando una festa”.
La parola è passata poi all’assessore Basilio Mangano “ho poco da aggiungere se non complimentarmi con tutti per aver raggiunto quest’obiettivo in 110 giorni; ringrazio soprattutto gli uffici competenti che hanno dimostrato che anche il “Pubblico” può essere efficiente e raggiungere nei tempi gli obiettivi. Se c’era un esempio da dare sulla Politica del fare, il Palafacchetti è un esempio evidente. Grazie a tutti”.
Il Presidente Gianfranco Testa ha ringraziato, in primis i tifosi che sono accorsi in tanti, nonostante il giorno e l’orario ancora lavorativo per molti. “Ringrazio il Sindaco, la Giunta, i tecnici. È facile, soprattutto nel mondo politico, promettere e poi non mantenere. Voi ci avevate promesso il 21, e ce lo consegnate il 20: meritate un applauso. Dalla nostra, ringrazio perché torniamo a casa, qui dove abbiamo vissuto partite epiche, dove vendiamo sempre molto “cara la pelle” per strappare una vittoria, ringrazio i soci della Blu Basket con i quali ho condiviso anche questi momenti difficili e la squadra che, da inizio campionato, ha giocato sostanzialmente solo fuori casa, facendo comunque un buon cammino, forse inaspettato. Stiamo tornando a casa.. grazie Sindaco, grazie Giunta”.
Non senza emozione il Capitano Davide Reati ha salutato i presenti “A nome della squadra ringrazio anche io il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Treviglio. Ora aspettiamo solo il 1° dicembre per tornare a giocare qui contro Tortona e nei prossimi giorni ad allenarci su questo parquet.”
Simpatico l’aneddoto raccontato da Coach Adriano Vertemati: “Grazie perché quella sera quando mi inviarono le foto, il primo istinto fu di chiamare Guido Pozzi per chiedergli se dovevo cercarmi un nuovo lavoro. Nella mia carriera ho visto tanti palazzetti che, per piccole stupidate, sono stati chiusi per mesi, anni. Credo che averci ridato il palazzetto in questo brevissimo periodo, sia un risultato senza precedenti. Venivo spesso a vedere i danni e i lavori e avercelo consegnato nei tempi è un grande risultato. Ringrazio anche i miei ragazzi che, non gliel’ho mai detto, ma sono stati eccezionali perché non è semplice fare allenamento lontano da qui per tre mesi. Grazie anche perché è bellissimo! Adesso fateci l’ultimo regalo: apriteci le porte venerdì che non vediamo l’ora di tornare”.