MILANO – Milano festeggia nel migliore dei modi la “Dino Meneghin Night”, battendo 92-88 il Maccabi Tel Aviv. Pubblico delle grandi occasioni al Forum, per il ritiro della maglia numero 11 dell’Olimpia del grandissimo Dino Meneghin; e non poteva fare e farsi regalo migliore la squadra di coach Messina, che doma gli israeliani (miglior attacco della manifestazione) dopo 40 combattutissimi minuti.
Nonostante le assenze di Gudaitis e Della Valle, Milano disputa una partita solida, conduce per ampi tratti del match, ma senza mai dare la spallata decisiva. Maccabi, invece dal canto suo, quasi sempre costretto ad inseguire, fin dal primo quarto (16-11), trova risorse dalla panchina e prima aggancia (21-21) sulla sirena dei primi dieci minuti; poi costringe coach Messina al time out (23-28 al 13′). Ax si aggrappa a Micov, Rodriguez e Scola per rientrare, e proprio l’argentino firma il controsorpasso (31-30). Nonostante un Nedovic da 4 minuti e 2 falli, con zero punti, l’enorme sacrificio difensivo di Roll su Wilbekin, i biancorossi non deragliano ed anzi chiudono avanti 47-42 il primo tempo.
Basket, Milano omaggia Meneghin: ritirata la maglia numero 11
Sfairopoulos è costretto a fermare due volte la partita, per i tentativi di fuga dell’Armani (sul 52-45 e sul 58-48), ed i gialloblù infatti sfruttano le carenze delle riserve di coach Messina per rosicchiare punto su punto, fino al vantaggio (63-64) a poco più di un minuto dalla fine del terzo quarto. Come per magia, si sveglia Nedovic, bomba (66-64), assistenza a Scola (68-64) e siluro dal parcheggio per il 71-64 che chiude il quarto. Il parziale Olimpia continua (76-64) e Sfairopoulos chiama l’ultimo time out a 9′ dalla fine. Il Maccabi si appoggia completamente a Wilbekin (25 con 6/10 da 3), e con due fiammate arriva sul meno 4 (76-72 e 81-77); prima dello show del “Chacho” Rodriguez, che distribuisce assist (11 con 18 punti) e firma personalmente il +10 (87-77) a 2’40” dalla fine.
Milano non trema e non mette mai in discussione il risultato, finisce 92-88, con cinque uomini in doppia cifra ed una grandissima prova di forza, contro un lanciatissimo Maccabi. Non c’è tempo di festeggiare, perché giovedì arriva l’Efes, per provare a mantenere il primo posto e l’imbattibilità casalinga.