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Basket, Nba: Lakers sbancano Phoenix, Denver crolla in casa, Gallinari non basta a OKC

WASHINGTON – Ottavo successo nelle prime dieci giornate, primo posto nella Western Conference, seconda miglior squadra della Lega dopo Boston. I Los Angeles Lakers hanno iniziato nel migliore dei modi questa nuova stagione, ma i gialloviola non sono solo LeBron James e Anthony Davis, perché il successo a Phoenix per 123-115 è frutto di un lavoro di squadra: lo dimostrano i sei giocatori in doppia cifra e i 39 assist complessivi, il massimo della franchigia in oltre 10 anni. A dare una grossa mano al Prescelto (19 punti, 7 rimbalzi e 11 assist) e all’ex Pelicans (24 punti e 12 rimbalzi), ci ha pensato soprattutto Kyle Kuzma, autore di 23 punti, 8 dei quali nei concitati minuti finali.Lakers in volata grazie a KuzmaGara davvero equilibrata alla Talking Stick Resort Arena dove i Suns (6-4) hanno dato continuità alle ottime prestazioni di questo inizio di stagione. I Lakers hanno provato più volte a scrollarsi di dosso la squadra di casa, riuscendo però soltanto negli ultimi minuti a conquistare un paio di possessi di margine. Il canestro di Devin Booker (21 punti totali) a tre minuti e mezzo dalla sirena ha momentaneamente regalato il +2 a Phoenix, prima del crollo contro le tre triple in fila firmate dai Lakers, una di LeBron e due di Kuzma. Il colpo di grazia per i Suns in una partita in cui i gialloviola hanno dominato in area (ben 70 punti nel pitturato) e distribuito 39 assist su 51 canestri.Young trascina Atlanta a DenverE’, però, anche la notte di Trae Young che con 42 punti trascina Atlanta (4-6) ad una clamorosa vittoria sui Nuggets (7-3), troppo brutti per essere veri. Al Pepsi Center gli Hawks passano 125-121 in una serata disastrosa da tre e in cui anche il talentuoso Jokic è apparso svogliato. Gli ospiti fanno gara di testa per buona parte della ripresa e nel momento del bisogno si affidano al proprio leader: il n. 11 risponde presente, chiudendo il solo quarto periodo con 15 punti a referto. Alla sirena finale saranno 42 (massimo stagionale, a -7 dal record raccolto in carriera contro Chicago lo scorso marzo), conditi con 11 assist e una spiccata capacità di leadership che fa sognare Atlanta. Il n. 11 ha tirato 13/21 dal campo e 8/13 dalla lunga distanza. Venti punti e sette assist per Nikola Jokic, in una gara in cui Denver chiude con tutto il quintetto in doppia cifra guidato dai 21 punti e nove rimbalzi di Will Barton e i 18 senza triple (0/4 dal campo) di Jamal Murray. Una rincorsa che ha portato Denver sul 101-101, ricacciata poi prontamente indietro dalle triple del solito Young.Utah in casa non perde maiLa Vivint Smart Arena è un fortino per Utah che in casa non ha mai perso in questa stagione, sei su sei. I Jazz (8-3) battono in rimonta i Brooklyn Nets dopo essere andati sotto anche di 15 punti nel primo tempo. Decisivo il parziale di 9-2 in favore dei padroni di casa negli ultimi 110 secondi di gara: prima il canestro del pareggio di Donovan Mitchell, poi quello del sorpasso firmato da Rudy Gobert. Un doppio colpo a cui gli ospiti rispondono con il tap-in di DeAndre Jordan sull’errore di Irving, ma nell’ultimo minuto prima una schiacciata del lungo francese e poi i tiri liberi regalano ai Jazz l’ottava vittoria stagionale e il secondo posto a Ovest. Mitchell vince anche il confronto diretto con Irving: 30 punti con 13/26 dal campo (e +16 di plus/minus) per il giocatore dei Jazz, a cui l’ex Celtics ha risposto con 27, cinque assist ma un modesto 10/30 al tiro. Errori risultati poi decisivi soprattutto nella volata finale.Gallinari non basta a OklahomaAncora una sconfitta in trasferta per i Thunder (4-7), battuti a Indianapolis in una sfida mai realmente in equilibrio e definitivamente compromessa per Oklahoma City dopo il 34-20 incassato nel terzo quarto. Danilo Gallinari è ancora una volta il miglior realizzatore in casa Thunder: 14 punti in 24 minuti, con tre bersagli dal campo e tre errori senza canestro dalla lunga distanza. Il -17 di plus/minus, però non lascia dubbi anche nel suo caso: è stato un match complicato e in salita per tutti gli ospiti. Da sottolineare la super prestazione (su entrambi i lati del campo) di un ritrovato TJ Warren: 23 punti, 10/14 al tiro e +31 di plus/minus in 31 minuti sul parquet. È lui la notizia migliore della serata per i Pacers (7-4), giunti alla quarta vittoria in fila.Sixers a fatica sui Cavs, White a Chicago meglio di JordanVincono in volata 98-97 i Sixers (7-3) sui Cleveland Cavaliers (4-6), nonostante la pessima serata al tiro dalla lunga distanza. Joel Embiid (27 punti e 16 rimbalzi) realizza il canestro del definitivo sorpasso a 13.2 secondi dalla sirena, regalando a Philadelphia il secondo successo in fila dopo tre ko. 15 punti per Ben Simmons al rientro dopo due gare d’assenza. Fermo al palo invece Tobias Harris, che chiude con eloquente 0/11 dalla lunga distanza una gara da soli 8 punti a referto. Continua il periodo nero dei New York Knicks (2-9), crollati nel quarto periodo a Chicago (4-7) e battuti (120-102) per la nona volta in queste prime 11 gare stagionali. Il 35-17 di parziale degli ultimi 12 minuti racconta di una squadra allo sbando. Il protagonista della serata è Coby White: dopo aver realizzato soltanto quattro punti nei primi tre quarti, il rookie dei Bulls ritrova la mira e gioca un’ultima frazione da record: 7 triple a segno (mai nessuno c’era riuscito a Chicago, Jordan compreso) e ben 27 punti alla sirena finale.Miami batte Detroit, Portland cade in casaPerdono ancora in trasferta i Pistons (4-8), travolti 117-108 a Miami (7-3) nel primo tempo e incapaci di ritornare definitivamente in corsa nella ripresa. Blake Griffin resta nuovamente a guardare i compagni dalla panchina a causa di un fastidio muscolare (miglior realizzatore di squadra Luke Kennard da 22 punti), mentre in casa Heat sono ben sei i giocatori con almeno 13 punti a referto. Undici dei 20 punti complessivi messi a referto da Butler arrivano nel quarto periodo, a cui si aggiungono 13 assist – decisivi nel tenere avanti Miami, troppo rilassata dopo aver toccato le 29 lunghezze di vantaggio con largo anticipo rispetto alla sirena finale. Chiude il successo inatteso e complicato di Sacramento a Portland per 107-99 grazie ai 45 punti combinati realizzati da Bogdan Bogdanovic e Buddy Hield. Ai Blazers non bastano i 27 punti di Damian Lillard nella prima sfida dei Kings senza l’infortunato DeAaron Fox. Portland tira male dall’arco, trovando il fondo della retina soltanto con otto delle 30 conclusioni totali di squadra.I risultatiPhoenix Suns-Los Angeles Lakers 115-123; Denver Nuggets-Atlanta Hawks 121-125; Indiana Pacers-Oklahoma City Thunder 111-85; Philadelphia 76-Cleveland Cavaliers 98-97; Chicago Bulls-New York Knicks 120-102; Miami Heat-Detroit Pistons 117-108; Utah Jazz-Brooklyn Nets 119-114; Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 99-107.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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