Ex allenatore di Fortitudo Bologna e Olimpia Milano e vincendo con entrambe scudetto e Supercoppa italiana, Jasmin Repesa fa le carte alla trasferta che attende gli uomini di Ettore Messina al PalaDozza domenica prossima (palla a due ore 18:30, diretta Eurosport player) nell’intervista concessa a Damiano Montanari del Corriere dello Sport.
Anima fortitudina. Ho girato tante società in Italia, lavorando non solo a Milano e a Bologna ma anche a Roma e a Treviso, avendo sempre ottimi rapporti con tutti. Però è noto che tutta Italia mi considera un fortitudino.
Casa e trasferta. Le quattro vittorie ottenute sono un inizio che poteva starci. Piuttosto è emersa una grande differenza tra le prestazioni casalinghe e quelle in trasferta.
Milano molto bene, ma non favorita. L’Olimpia sta facendo molto bene. Ad inizio stagione ha avuto qualche problema perdendo due partite in casa in campionato e vincendo una gara tiratissima con lo Zalgiris in Eurolega, poi si sono iniziati a vedere i frutti del lavoro di coach Ettore Messina. Ora Milano è la squadra più in forma in Europa. Ma nessuno al mondo può dire che sarà favorita giocando al PalaDozza.
Cosa deve fare la Fortitudo per vincere. Non sarebbe corretto rispondere, non voglio dare lezioni. Quando allenavo la Fortitudo (2002-06, ndr), al PalaDozza non perdemmo mai in Europa per quasi due anni. Per battere la Effe in un ambiente così caldo serve una squadra molto preparata e concentrata per quaranta minuti. Bastano due minuti di disattenzione per perdere l’inerzia della gara.
Milano, Messina il valore aggiunto. Sì, e non solo perché è un grande coach. Si sta prendendo grandi responsabilità ma tutte le scelte partono da lui. Questo è un grande vantaggio. Ne abbiamo parlato io e lui durante l’estate. Milano sta crescendo quotidianamente, ha due giocatori di livello in ogni ruolo e già durante la preparazione avevo visto che il suo sistema difensivo stava funzionando. Non è importante solo vincere, ma anche come lo si fa. Contro Pistoia ha tenuto gli avversari a 63 punti. Questo è un valore aggiunto che Milano non aveva negli ultimi anni. Della Valle? Il gioco di Messina ha esaltato le sue qualità.