MODENA – E’ iI primo round di una battaglia che si preannuncia senza esclusione di colpi, l’udienza fissata dal giudice per oggi al Tribunale di Modena.
Uno di fronte all’altra Radostin Stoytchev e Modena Volley, per la causa di lavoro seguente al licenziamento del tecnico bulgaro nell’aprile del 2018. Dopo un primo tentativo di mediazione economica, perentoriamente rifiutato dai legali di Stoytchev, si passa così al procedimento e all’ascolto dei testimoni. Quanti e quali saranno lo si scoprirà strada facendo, ma è chiaro che le parti, saltata l’ipotesi di transazione, si daranno battaglia.
Modena e Catia Pedrini si mostrano convinte di portare fino in fondo la ‘giusta causa’ per la quale il tecnico oggi sulla panchina di Verona è stato allontanato. Dall’altra parte il netto rifiuto di Stoytchev a un accordo economico è il segnale di come anche il bulgaro si senta dalla parte della ragione e voglia lottare fino in fondo. Pare certo che a testimoniare a favore della condotta dentro ai termini del contratto di Stoytchev ci saranno i suoi collaboratori di quella stagione, ovvero il vice Dario Simoni, il preparatore atletico Bramard e lo scoutman Contrario. Modena dal canto suo avrà molti testimoni, potrebbero entrare in gioco anche alcuni giocatori di Modena di ieri e di oggi, mentre il piatto forte dovrebbero essere i medici. II tutto per dimostrare da parte di Modena la condotta scorretta e non rispettosa del contratto e della salute dei giocatori da parte di Stoytchev, mentre dall’altra parte il bulgaro nega con fermezza e anzi, vuole un risarcimento danni. L’impressione è che la battaglia sarà lunga, difficile che il giudice chiuda oggi gli ascolti dei testi.
fonte Il Resto del Carlino, a firma di Alessadro Trebbi
