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Fausto Coppi, cento anni fa nasceva il Campionissimo. Nato per stare in sella

Per Marina e Faustino ricordare papà – Fausto Coppi – è difficile. Erano entrambi bambini quando lui morì il 2 gennaio del 1960, ucciso dal virus della malaria diagnosticato troppo tardi per essere curato. Marina aveva 12 anni, Faustino quasi 5. Marina è figlia di Bruna Ciampolini, la prima moglie di Fausto. Faustino è il figlio di Giulia Occhini, la Dama Bianca, la donna dello scandalo perché per lei il 5 volte vincitore del Giro lasciò la famiglia. Per entrambi furono anni difficili, senza papà e con il dolore delle loro mamme, entrambe profondamente innamorate di lui. Solo il tempo ha alleggerito la sofferenza ed entrambi hanno imparato, crescendo, chi fosse davvero il loro papà e quali imprese avesse compiuto in sella e non solo, e se poco ricordano dei trionfi sportivi nessuno dei due però ha dimenticato l’affetto e l’attenzione che aveva il Campionissimo nei loro confronti.

I successi e gli aneddoti della vita di Fausto Coppi sono aumentati nella memoria dei figli strada facendo. Per loro è come se la vita di papà fosse racchiusa in un grande cassetto mai chiuso che in ogni occasione, che sia un evento, una commemorazione o altro, si arricchisce di un fatto nuovo raccontato da qualcuno che ha vissuto un pezzo di vita con Fausto. Così ogni aneddoto si unisce agli altri e il cassetto continua a riempirsi e più parli con Marina e Faustino e più ti accorgi che si potrebbe andare avanti all’infinito.

Marina ricorda lo zio Serse che Faustino non ha potuto nemmeno conoscere e lo descrive così: “Dello zio ho ricordi bellissimi. Correndo insieme fra lui e mio papà c’era un legame in più. Quando ero piccola mi faceva succhiare le caramelle di nascosto dai miei genitori. Era molto aperto, pieno di amicizie, molto disponibile nel racconto con gli altri. Più giovane e apparentemente più spensierato. Si compensavano le caratteristiche sue con quelle di papà. Però era un buon conoscitore della natura umana e lo affiancava in modo positivo. La sua morte è stata una grave perdita, che solo apparentemente era frivola”.

Faustino ha nella mente il ricordo indelebile dell’ultima volta che ha visto papà: “Mio papà aveva la stanza superiore al piano di casa mia. Quel giorno salirono due infermieri con una barella, lui aveva male ai muscoli e non riusciva a stare in piedi. Io ero vicino alla porta di ingresso e quando è sceso ha fatto segno ai barellieri di fermarsi, mi ha accarezzato e mi ha detto “mi raccomando non fare arrabbiare la mamma”. L’ho visto uscire per l’ultima volta e questo è l’ultimo ricordo che ho di lui. Poi ricordo solo un gran vuoto, mio papà non l’ho più visto e mia mamma è stata molto male e ricordo un periodo di grande solitudine che forse ha cancellato tutto il resto”. Nell’anno del centenario in tanti hanno ricordato Fausto Coppi. Lo celebrano generazioni di appassionati e non solo. Entrava nel cuore di tutti e questa è l’eredità più importante che ha lasciato ai suoi figli.

Castellania ricorda il mito Coppi

Castellania celebra il centenario di Fausto Coppi con una giornata dedicata al mito che qui è nato e cresciuto. È qui che lo zio, Fausto anche lui, gli ha regalato la prima bicicletta con la quale ha iniziato a pedalare. Il programma della giornata prevede l’inaugurazione di un monumento dedicato a Coppi con un airone che vola sopra di lui. Nel pomeriggio arriveranno i corridori che in questa settimana hanno ripercorso la Caserta Castellania, storico itinerario che il Campionissimo percorse in 6 giorni al ritorno dalla Tunisia alla fine della seconda guerra mondiale, poi ci sarà la presentazione del progetto di restyling del mausoleo dedicato ai fratelli Coppi e infine, dopo la messa, alle 21 un concerto porterà a Castellania le note di tutte le canzoni che hanno raccontato la vita e le imprese di un mito.

Un Francobollo per Fausto Coppi

È passato esattamente un secolo dalla nascita di Fausto Coppi, avvenuta appunto il 15 settembre 1919 a Castellania (oggi Castellania Coppi) in provincia di Alessandria. E proprio oggi è stato emesso un apposito francobollo commemorativo, valido per la posta ordinaria, che mostra Coppi durante una gara.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml

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