OLBIA – La Volley Hermaea Olbia informa che Michelangelo Anile ha rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di capo allenatore della prima squadra.
Nelle prossime ore la società renderà noto il nome del tecnico che guiderà la squadra a partire dai prossimi impegni ufficiali.
“Le dimissioni di Anile rappresentano una sconfitta per tutti – commenta il presidente Gianni Sarti – sono molto dispiaciuto, perchè perdiamo uno dei tecnici più preparati che siano mai stati in questa società. Probabilmente le scorie dell’anno scorso stavano finendo per influenzare le dinamiche di squadra anche in questa stagione, e per il bene di tutti l’allenatore ha deciso di fare un passo indietro. Le responsabilità maggiori in questa situazione sono le mie. Subito dopo vengono le giocatrici, e quindi, in ultima analisi, quelle dello staff tecnico. Io non posso sostituirmi e non posso cambiare nemmeno la squadra, visto che al momento il mercato è chiuso. L’unica possibilità per cercare di raddrizzare le cose è dunque il cambio in panchina. Mi preme però chiarire che senza delle dimissioni irrevocabili non avrei mai pensato a un esonero. Ringrazio Michelangelo per tutto ciò che ha fatto per l’Hermaea. E’ un ottimo professionista e avrà modo di dimostrarlo nel prosieguo della sua carriera”.
Questo il saluto di coach Anile: “Mi sono dimesso perché ho ritenuto che la squadra avesse bisogno di una scossa. Nelle prime tre partite di quest’anno è mancata quella scintilla che evidentemente non sono riuscito a trasmettere. Non voglio assolutamente che l’Hermaea viva un’altra stagione come quella passata, e per questo motivo ho ritenuto giusto fare un passo indietro. L’ho fatto ora, perché alle porte c’è una settimana cruciale, con 3 partite ravvicinate, di cui 2 in casa contro avversarie teoricamente alla portata. Ho voluto che la squadra affrontasse un ciclo così importante con un nuovo allenatore, che mi auguro possa riuscire a raddrizzare le cose. L’Hermaea fa parte della mia famiglia e rimarrò sempre il primo tifoso di questa squadra. Ringrazio il presidente Gianni Sarti per la grande opportunità che mi ha dato la scorsa estate. Non credo che tanti altri presidenti avrebbero avuto il coraggio di affidare una panchina di Serie A a un allenatore esordiente di 35 anni, confermandolo, per giunta, dopo una stagione negativa. Gli sarò sempre grato”.