ROMA – La Virtus Bologna non sbaglia, batte Pesaro e vola da sola in testa alla classifica di serie A dopo quattro giornate. Le V nere approfittano della sconfitta interna di Sassari contro Trieste nell’anticipo di mezzogiorno e balzano al comando a punteggio pieno. I sardi si fanno raggiungere da Brindisi e Brescia vincenti rispettivamente contro Trento e Milano. Successi interni per Venezia contro Cantù e di Reggio Emilia contro Cremona. Nel posticipo vittoria della Fortitudo Bologna su Treviso.
PESARO-VIRTUS BOLOGNA 79-94
(19-25, 16-29, 13-16, 31-24)
La Virtus sbanca in scioltezza la Vitrifrigo Arena battendo Pesaro 94-79. Un successo che, complice il ko di Sassari, permette alla formazione emiliana di salire da sola al comando. Partenza a razzo delle V nere che, trascinate dall’ex Gaines, prendono subito le redini del match. Drell prova a tenere in vita Pesaro (-6 al 9′, 17-23), ma Bologna è di un altro livello. Il primo quarto si chiude sul 19-25, ma è nel secondo quarto che gli ospiti scavano il solco (16-29 il parziale) con Gaines già a quota 16 all’intervallo lungo. Al riposo Pesaro insegue 35-54. Nella ripresa non c’è storia, la Vuelle controlla l’ampio vantaggio e nemmeno il lungo garbage time evita ai padroni di casa, ultimi in classifica, di avvicinarsi alla nuova capolista.
CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO: Barford 18, Drell 16, Mussini 9, Pusica 4, Miaschi 3, Eboua 2, Chapman 13, Alessandrini ne, Mujakovic ne, Thomas 8, Totè 3, Zanotti 3.Allenatore: Perego.
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA: Gaines 19, Deri, Pajola 9, Baldi Rossi, Markovic 3, Ricci 7, Cournooh, Hunter 14, Weems 13, Nikolic 3, Teodosic 8, Gamble 18. Allenatore: Djordjevic.
ARBITRI: Rossi-Bongiorni-Capotorto.
MILANO-BRINDISI 89-92
(24-24, 46-53, 61-74)
Colpo grosso dell’Happy Casa Brindisi che quarta giornata del campionato di serie A di basket al Forum di Assago ha battuto l’Olimpia Milano 92-89. I pugliesi hanno vinto infliggendo a Milano il secondo ko casalingo stagionale dopo quello contro Brescia. Brindisi gioca una partita sensazionale per oltre tre quarti, percentuali altissime, grande aggressività, contropiede. Tocca i 18 punti di vantaggio contro un’Olimpia che solo nel quarto periodo trova le armi difensive per arginare l’avversario, aggrapparsi al tiro da tre di Sergio Rodriguez (28 punti), il gioco in post-up di Micov (14), tanta energia per ritornare fino a meno uno. La rimonta viene spezzata da tre palle perse nel momento cruciale: sono quelle che permettono a Brindisi di respirare e mantenere il vantaggio necessario per chiudere la partita. Pugliesi trascinati al successo dai 26 punti di uno scatenato Stone, dai 18 di Brown e dai 17 di Banks.
AIX ARMANI EXCHANGE MILANO: Della Valle 6, Micov 14, Biligha 4, Moraschini 5, Roll 8, Rodriguez 28, Tarczewski 6, Cinciarini 2, Burns, White 4, Brooks 8, Scola 4. Allenatore: Messina
HAPPY CASA BRINDISI: Banks 17, Brown 18, Martin 8, Zanelli 3, Iannuzzi 3, Gaspardo 5, Campogrande, Thompson 12, Cattapan ne, Stone 26, Ikangi. Allenatore: Vitucci. ARBITRI: Lanzarini-Perciavalle-Belfiore. Tiri liberi: Milano 15/16, Brindisi 10/13. Usciti per cinque falli: nessuno.
BRESCIA-TRENTO 92-66 (14-18, 40-34, 70-45)
La partita si apre con la tripla di Kelly dopo il rimbalzo offensivo, seguito poco dopo dai 2 punti di Craft e i 3 di King. Si impone quindi la Dolomiti Energia che non cede neanche un po’ di terreno e praticamente non lascia che i bresciani si avvicinino al canestro. Si fanno sentire però Cain e Vitali, riuscendo a trovare due canestri di fila per la Germani a cui rispondono subito dopo Mezzanotte, Blackmon e Kelly, che trovano il massimo vantaggio sul +11. Si riprende nell’ultimo minuto Brescia: Laquintana riporta i suoi a -4 con un gioco da 3 punti (14-18). Warner trova subito 5 punti di fila e con questi il vantaggio per i padroni di casa. Diventa molto più equilibrata la partita finché Brescia non riesce a scappare mettendo 10 punti di distanza tra sé e la Dolomiti Energia. Continua così il secondo periodo fino alla fine quando, con un parziale di 6 a 0 (tripla di Gentile allo scadere), l’Aquila riesce a riportarsi sul -6 (40-34). Continua a guadagnare terreno Brescia con la tripla di Abass e i 5 punti di Horton, che portano la squadra di casa sul +14. Trento non riesce a reagire e ne approfittano i bresciani che raggiungono i 20 punti di vantaggio (parziale di 14 a 0 nel solo terzo quarto). King cerca di riportare l’inerzia dalla parte di Trento con due canestri di fila, ma non serve a molto: la Germani continua a bombardare i trentini da tre e chiude il quarto 70 a 45. Non migliora la situazione di Trento nel quarto periodo. Brescia segna e i trentini non riescono a fare nulla per fermarli. Gentile sembra essere l’unico giocatore trentino ancora in grado di segnare in questa frazione di gioco, ma non servono a nulla i suoi 20 punti personali che non impediscono alla Germani di assicurarsi la vittoria per 92 a 66.
GERMANI BASKET BRESCIA: Zerini 5, Warner 8, Abass 17, Cain 13, Vitali 2, Laquintana 15, Lansdowne 6, Veronesi, Guariglia 2, Horton 17, Moss 4, Sacchetti 3. Allenatore: Esposito
DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Kelly 12, Blackmon 8, Craft 2, Gentile 22, Mian ne, Forray 1, Knox, Mezzanotte 5, King 16, Lechthaler ne. Allenatore: Brienza. ARBITRI: Martolini-Sardella-Vita. Tiri liberi: Brescia 15/20, Trento 5/16. Uscito per 5 falli: Laquintana.
VENEZIA-CANTU’ 76-46
(23-9, 39-28, 59-35)
La Reyer rialza la testa ottenendo la seconda vittoria in questo campionato e riscattando così le due sconfitte e il brutto approccio in Eurocup. Questa sera ha funzionato tutto per la squadra di Walter De Raffaele, che ha vinto la partita con la difesa: senza alzare troppo il ritmo offensivamente, Venezia ha costretto l’Acqua San Bernardo a un pessimo 15% dall’arco ancora a metà del quarto periodo, così come a non raggiungere il 40% in area e a terminare la partita del Taliercio con appena 46 punti segnati, un dato che sarà difficile da superare in negativo. Con queste percentuali ovviamente i brianzoli avrebbero potuto ben poco, e infatti sono stati demoliti; il +30 toccato dai campioni d’Italia ha messo la parola fine su una gara che sostanzialmente non è mai iniziata. Altra prestazione da MVP di Austin Daye (15 punti con 9 rimbalzi e 6/9 al tiro), bene anche l’ex Jeremy Chappell, Ariel Filloy e Stefano Tonut mentre in casa Cantù è difficile trovare un giocatore che abbia fatto il suo, possiamo eventualmente citare Corban Collins e Jason Burnell che sono stati tra i meno negativi in una serata che Cesare Pancotto e i suoi dovranno dimenticare immediatamente.
UMANA REYER VENEZIA: Casarin 2, Stone, Bramos 7, Tonut 15, Daye 15, De Nicolao, Filloy 10, Vidmar 6, Chappell 13, Pellegrino 2, Cerella, Watt 6. Allenatore: De Raffaele
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Young 5, Collins 11, Procida, Clark 3, La Torre, Hayes 4, Wilson 7, Burnell 8, Baparape’ ne, Simioni 5, Rodriguez 2, Pecchia 1. Allenatore: Pancotto
ARBITRI: Mazzoni-Baldini-Paglialunga. Tiri liberi: Venezia 6/10, Cantù 8/13. Usciti per 5 falli: nessuno
REGGIO EMILIA-CREMONA 85-71
(23-17, 40-34, 70-56)
Inizio equilibrato con qualche titubanza e palle perse, poi Mekel dà la sveglia e con 4 assist produce il primo strappo sul 17-11. Sacchetti alza il quintetto e la Vanoli risale nel punteggio fino a -2. Il quarto 23-17 con la Grissin Bon che tira col 91% da 2. Upshaw e Voyvoda non partono bene, Cremona rosicchia qualche punto, ma Buscaglia con i cambi mantiene il vantaggio. La gara continua così ad handicap per i lombardi che vedono sempre la targa degli emiliani ma non li affiancano.Prima del’intervallo Reggio arriva anche a +10, ma la Vanoli riesce a tenere il passo 40-34. Inizio difficile di ripresa per la Grissin Bon: Upshaw commette il terzo fallo dopo aver portato i suoi a +10 al 23′ con una tripla, poi al 25′ Johnson-Odom firma il +13. Saunders e Stojanovic ripropongono una Vanoli che non si arrende, ma Reggio tiene la doppia cifra al 30′ 70-56. Si riparte per l’ultimo atto con la tripla di Poeta, Palmi con cinque punti in fila rilancia i suoi che però tirano in globale 6/30 da tre punti e non riescono mai a ritornare davvero pericolosi. Buscaglia dosa i suoi anche con il timeout, per non lasciar spazi a break avversari, e il distacco non scende mai sotto la doppia cifra. Finisce 85-71, primo successo interno per la Reggiana, dopo il colpo esterno a Cantù.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Johnson-Odom 27, Fontecchio 12, Pardon, Poeta 9, Vojvoda 2, Infante ne, Soviero ne, Owens 11, Upshaw 15, Diouf, Mekel 9. Allenatore: Buscaglia
VANOLI CREMONA: Saunders 10, Mathews 14, Feraboli ne, Sanguinetti ne, Gazzotti, Diener 8, Sobin 8, De Vico, Tiby 13, Stojanovic 9, Palmi 5, Akele 4. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Sahin-Grigioni-Pepponi. Tiri liberi: Reggio Emilia 10/13, Cremona 7/16. Usciti per 5 falli: nessuno.
POMPEA BOLOGNA-DE’ LONGHI TREVISO 77-69
(18-19, 36-45, 59-59)
Chiude la giornata il posticipo tra la Fortitudo Bologna e Treviso con gli emiliani che si impongono 77-69 al termine di un’ottima ripresa. Dopo un primo quarto giocato punto a punto e chiuso sul 18-19 per gli ospiti, la De Longhi mette la quinta approfittando dei buchi della difesa di casa. Così, spinti da Fotu e Uglietti, Treviso vola sul +10 nel corso del secondo quarto chiudendo poi con la tripla di Cooke sulla sirena sul +9 (36-45). Nella ripresa, però, sale in cattedra Aradori e la Fortitudo cambia marcia. L’ex Virtus diventa un cecchino da tre e anche con i liberi non sbaglia, ma è di Stipcevic il canestro che manda tutti al quarto finale col punteggio sul 59 pari. Nell’ultima frazione Bologna, trascinata dall’entusiasmo dei propri tifosi, allunga prima con Cinciarini, poi con Robertson, protagonista assoluto nel finale con un parziale di 8-0 che condanna Treviso.
POMPEA FORTITUDO BOLOGNA: Robertson 23, Aradori 13, Cinciarini 6, Mancinelli 9, Franco ne, Dellosto ne, Leunen, Fantinelli 4, Daniel 17, Stephens 5, Stipcevic. Allenatore: Martino.
DE’LONGHI TREVISO: Tessitori 9, Logan 11, Nikolic 10, Parks 2, Chillo, Uglietti 6, Severini, Piccin ne, Bartoli ne, Fotu 18, Cooke 13. Allenatore: Menetti.
ARBITRI: Paternico’-Borgioni-Nicolini. NOTE: Tiri liberi: Bologna 15/24, TREVISO 9/14. Usciti per falli: Fantinelli.