Foto CEV
Di Redazione
La Serbia vince i Campionati Europei maschili battendo in finale la Slovenia per 3-1 e torna ad aggiudicarsi un titolo continentale che mancava da otto anni. Finisce sul più bello la favola della nazionale di Alberto Giuliani, che dopo le imprese nei quarti e in semifinale parte alla grande anche a Parigi dominando il primo set, ma poi sparisce sostanzialmente dal campo lasciando la partita nelle mani degli avversari. Per la Serbia, dopo la vittoria negli Europei femminili, arriva una storica doppietta che bissa quella ottenuta appunto nel 2011.
La partita ha due volti completamente opposti, ma il primo dura soltanto un set: la Slovenia inizia alla grande in ricezione e punisce le velleità degli avversari con 5 muri-punto. Appena però la Serbia comincia a spingere in battuta, per Vincic e compagni è notte fonda: l’attacco cala a livelli drammatici, nessuno dei tre opposti impiegati (Gasparini, Stern e Sket) riesce a incidere e lo stesso Tine Urnaut si smarrisce lasciando i suoi in panne. I serbi, dal canto loro, diventano implacabili a muro (15 punti, di cui 8 nel solo secondo set) e in attacco non sbagliano quasi nulla, meritando pienamente la vittoria.
Aleksandar Atanasijevic è il top scorer con 22 punti, nonostante un po’ di “braccino” nel finale, ma a prendere per mano la squadra sono Uros Kovacevic (20 punti con 4 muri) e Nemanja Petric, un trascinatore al servizio e in attacco. Determinanti anche i contributi di Nikola Jovovic in regia e Srecko Lisinac al centro, molto più cercato del collega Podrascanin. Per la Slovenia solo Klemen Cebulj (15 punti, 3 ace) gioca sui livelli delle gare precedenti.
Quella della formazione di Giuliani, nuovamente sconfitta in finale dopo l’argento del 2015, resta comunque un’impresa straordinaria: le vittorie su corazzate come Russia e Polonia non verranno dimenticate. Ma forse ancora più clamorosa è la metamorfosi della Serbia, che solo un mese fa era una nazionale allo sbando, costretta a sostituire il CT Nikola Grbic con un Boban Kovac (nella foto CEV) sempre più vincente. Ora Atanasijevic e compagni, a un anno dal quarto posto mondiale, sono tornati al top e possono riprendere a sognare un posto alle Olimpiadi 2020.
1° SET – Tutto esaurito alla AccorHotels Arena di Parigi nonostante l’assenza dei padroni di casa. Nessuna variazione nei sestetti titolari delle due formazioni. La Slovenia riparte dalla diagonale Vincic-Gasparini, i serbi rispondono con il trio di martelli formato da Atanasijevic, Petric e Kovacevic. La squadra di Giuliani si fa subito sentire a muro (2-4) ma con una serie di errori permette alla Serbia di ribaltare il risultato (7-5); un altro muro di Vincic rimette le cose a posto e Cebulj realizza l’ace del 9-11. Ancora il neo schiacciatore di Trento firma due attacchi di fila per il 12-15 e Gasparini colpisce nuovamente a muro (13-17), per poi regalare il massimo vantaggio alla Slovenia sul 14-19. Atanasijevic prova a ridurre le distanze con l’ace del 17-20, ma Kozamernik vede e rilancia (17-22); Cebulj si guadagna 6 set point e Gasparini chiude al secondo tentativo (19-25).
2° SET – La Slovenia commette qualche errore di troppo in avvio (4-2) e Lisinac ne approfitta subito in attacco e a muro (6-3). Poi si scatena Petric, con tre punti consecutivi per il 9-5; Giuliani ferma il gioco, ma al rientro arriva un altro break sul servizio di Kovacevic (12-5). Cebulj prova a limitare i danni in battuta, la Serbia però continua a spingere e vola addirittura sul 19-10 con la battuta di Petric. Urnaut è l’ultimo ad arrendersi (21-15) ma il set è ormai segnato: lo certifica Atanasijevic con il muro del 24-15 e poi con l’attacco che rimette la sfida in parità (25-16).
3° SET – Si riprende a lottare punto a punto su ritmi molto elevati: Pajenk dice la sua a muro (4-5) ma Petric e Atanasijevic regalano alla Serbia il break del 7-5. La squadra di Kovac spinge al servizio e difende l’impossibile, andando in fuga con Petric sull’11-6; Giuliani prova a inserire Sket su Gasparini, ma Kovacevic tiene avanti i suoi (14-10) ed è ancora assoluto protagonista nella nuova fuga che porta la Serbia sul 18-11. Atanasijevic consolida il vantaggio sul 20-13, Petric si inventa l’ace del 23-15 e Kovacevic chiude dopo due set point annullati (25-18).
4° SET – La Slovenia prova a reagire con Urnaut (1-3), ma è il solito Kovacevic a trascinare i suoi al nuovo vantaggio (6-4). Lisinac tiene avanti i serbi con l’ace del 9-7, la squadra di Giuliani resta in scia (11-10) fino a quando un erroraccio di Cebulj spiana la strada agli avversari (14-11). La Serbia non si fa pregare e piazza subito due muroni (16-11), poi Petric allunga ancora sul 18-12. Cebulj prova a tenere in corsa i suoi (20-15), ma poi arrivano l’errore di Urnaut e il muro di Podrascanin per il 23-15. C’è anche qualche scintilla sotto rete e con la forza della disperazione gli sloveni recuperano fino al 23-19, grazie a due errori di Atanasijevic. Ci pensa però Petric a guadagnarsi il match point e a trasformarlo con un fantastico ace per il definitivo 25-19.
Serbia-Slovenia 3-1 (19-25, 25-16, 25-18, 25-19)
Serbia: Okolic ne, Kovacevic 20, Petric 12, Cirovic ne, Pekovic (L), Krsmanovic, Ivovic, Jovovic 1, Atanasijevic 22, Luburic ne, Majstorovic (L), Podrascanin 5, Lisinac 11, Todorovic ne. All. Kovac.
Slovenia: Stern T. 2, Pajenk 12, Kozamernik 9, Sket, Gasparini 7, Vincic 1, Stalekar ne, Stern Z., Klobucar (L) ne, Kovacic (L), Videcnik ne, Urnaut 10, Cebulj 15, Planinsic ne. All. Giuliani.
Arbitri: Akinci (Turchia) e Guillet (Francia).
Note: Spettatori 12654. Serbia: battute vincenti 7, battute sbagliate 15, attacco 56%, ricezione 44%-25%, muri 14, errori 23. Slovenia: battute vincenti 6, battute sbagliate 11, attacco 35%, ricezione 50%-32%, muri 10, errori 23.