CREMONA – E’ Marco Spozio il nuovo Presidente del Comitato Territoriale di Cremona-Lodi. Eletto martedì, succede a Luca Pavesi e porterà a termine il quadriennio 2016/2020.
Presidente prima di tutto complimenti. “Grazie. Ma soprattutto grazie alle Società che mi hanno concesso la loro fiducia con il voto e con una presenza, all’assemblea elettiva straordinaria, dell’86%”
Dopo l’esperienza come Presidente dell’allora Comitato Provinciale di Lodi, un ritorno alla guida del nuovo Comitato Territoriale di Cremona-Lodi. “Impossibile fare paragoni. Si tratta di situazioni e tempi diversi con esigenze, obiettivi e modalità ovviamente differenti”.
Entriamo subito in argomento. Quali sono i punti principali del programma? “Prima di tutto il lavoro sul settore giovanile con particolare attenzione al settore maschile. Spesso si dice che si può fare ben poco perché, tranne rare eccezioni, è in crisi un po’ dappertutto. E’ un alibi troppo comodo e di facciata del quale non vogliamo nemmeno sentir parlare! Cercheremo di riportare i giovani verso la pallavolo che forse ora vedono come secondo o terzo sport al quale avvicinarsi”.
Come pensate di farlo? “Partendo dal “3×3” che, come dice la stessa formula, richiede meno giocatori per allestire una squadra. E’ chiaro che questo è solo il punto di partenza e che svilupperemo assolutamente anche il “6×6” nelle varie categorie. Una casa si costruisce dalle fondamenta e pensiamo che promuovere molto il “3×3” sia una base solida”.
Torniamo al programma. “Presteremo particolare attenzione nel dare supporto alle nostre Società, anche a quelle più ‘piccole’, affinché possano essere maggiormente presenti nelle scuole e avere quindi una più incisiva possibilità di reclutamento. Per questo vogliamo ricreare un rapporto costruttivo e collaborativo con i Dirigenti Scolastici dai vertici alla base”.
Sono già due punti molto importanti e che richiedono un grande impegno. “E non sono i soli. E’ infatti nostra intenzione rifinire i progetti già avviati in totale condivisione con le Società. A tal proposito vorrei sottolineare il termine condivisione. A me piace proporre non imporre, soprattutto quando si parla di progetti che coinvolgono più parti. Se si impone una cosa, ovviamente l’interlocutore la subisce e in queste condizioni è difficile che dia tutto se stesso per una buona realizzazione del progetto. Se invece lo si propone e si convince l’interlocutore della bontà di ciò che si vuole fare, è sicuro che tutti daranno il massimo per raggiungere l’obiettivo”.
A proposito: altri obiettivi? “Risolvere alcune criticità che ci sono state segnalate e, di conseguenza, ottimizzare il lavoro svolto finora. Anche in questo caso ci vorrà tempo ma soprattutto sarà fondamentale la collaborazione di tutti”.
A livello personale qual è l’obiettivo? “Ripagare al meglio la fiducia delle Società di cui ho parlato all’inizio. Insieme ai Consiglieri, ai collaboratori, a tutti coloro che operano nel Comitato daremo tutto per essere all’altezza del compito assegnatoci”.