Alla fine della partita con il Fenerbahçe per la 1° edizione del Trofeo intitolato a Gilberto Benetton, coach Menetti parla in sala stampa della sua Treviso. Così la racconta Gian Nicola Pittalis sul Gazzettino di Treviso.
Prima volta. Tutto va tarato in base all’avversario. Da un lato la nostra squadra era molto preoccupata. Abbiamo messo in campo Cooke che era appena tornato dagli Usa per il visto. Non posso giudicarlo. Ha voluto giocare nonostante sia arrivato alle 4 del mattino, senza riposo e con il jet lag addosso. Ma ha dimostrato voglia di sentirsi subito parte del gruppo. È stata la prima esperienza per trovarci tutti insieme e cercare di trovare il nostro amalgama.
Lavorare ed insistere. Dobbiamo essere meno tesi e pensare solo alla nostra maniera di giocare. La nostra forza è insistere, insistere e ancora insistere. E su questo dobbiamo migliorare. Poi davanti avevamo una squadra che macina gioco partendo lentamente ma poi è capace di schiacciarti con 5 canestri di fila. Il bilancio non può essere né negativo né positivo. Ho visto alcune cose buone e altre meno ma abbiamo molti giocatori ancora fuori e provato diversi schemi ma con molta fatica sul ritmo. Su alcuni meccanismi dobbiamo lavorare, anche e soprattutto sui passaggi e i possessi.
Non ci sarà un quintetto base. La nostra caratteristica sarà avere diverse strategie e arrivare il prima possibile ad avere tutti in forma perché ancora alcuni dei ragazzi sono indietro nella preparazione. Certo, giocare la prima con Milano non sarà facile. Loro giocano in maniera completamente diversa ma dobbiamo proprio toglierci di testa la preoccupazione.
Insegnamenti. Di buono ho visto che abbiamo cercato di non buttare via i palloni e se anche contro Milano non saremo al 100% questa pre season ci sta insegnando molte cose. Abbiamo una nostra fisionomia e dobbiamo pensare a questo anche dalla prima di campionato. Rimane comunque un’ottima amichevole perché solo giocando con squadre come queste possiamo migliorare.