Foto FIVB
Di Redazione
Simone Giannelli, palleggiatore della Nazionale italiana è pronto per questi Campionati Europei che inizieranno giovedì 12 settembre. L’alzatore trentino, intervistato dal “Corriere della Sera“, si augura di seguire le orme delle azzurre che hanno chiuso con un bel bronzo e salire sul podio.
«Le ragazze hanno vinto il bronzo europeo: adesso tocca a noi seguirle sul podio». Simone Giannelli da Bolzano, 23 anni compiuti il 9 agosto, proprio nei giorni della qualificazione olimpica a Bari, è il talento del palleggio che un po’ tutto il mondo ci invidia.
È un giovane con la scorza del veterano che vanta già scalpi importanti, definizione che lo fa sorridere e che lo lusinga ma che non lo sposta rispetto ai suoi solidi principi: «Penso solo alla pallavolo: a prescindere dai risultati, mi interessa essere me stesso».
L’Italia non è più campione d’Europa dal 2005, è realistico o è esagerato pensare di sfatare la tradizione negativa? «Sfidiamo una concorrenza micidiale e alla vigilia non è mai il caso di lanciarsi nelle promesse. Ma se pensassi di non poter vincere, non entrerei nemmeno in campo: guai a non essere ambiziosi».
Concetto solido, che al momento non accetta piani B perché l’Azzurra dell’Eurovolley 2019 conta di avere ancora le ali di quella di un mese fa. «Stavolta sarà però un po’ differente: torneo lungo e non mozzafiato in tre giorni, bisognerà essere maratoneti e non sprinter. Ma dovremo rimettere in campo lo spirito di Bari».
Che cosa ci può fregare? «L’incapacità di resettarci, di non avere costanza e pazienza».
Quale, invece, può essere il punto di forza? «L’entusiasmo e la consapevolezza di potercela fare perfino in situazioni difficili».