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Mondiali basket, Italia al dentro o fuori: con la Spagna è già decisiva

WUHAN – La scalata azzurra riparte domani (ore 14.30 italiane) da un’altra altissima montagna, la Spagna di Sergio Scariolo. Una partita da dentro o fuori. Per sognare i quarti – un risultato che sarebbe eccezionale viste le premesse – Azzurra deve vincere e poi ripetersi domenica contro il più abbordabile (ma non meno temibile) Porto Rico.Gasol sulla strada dell’ItaliaLa Spagna non è forse quella di qualche anno fa – sempre sul podio europeo con tre ori dal 2007, i due argenti e il bronzo olimpico dal 2008 al 2016, il Mondiale 2006 – ma resta comunque una delle nazionali di riferimento del Vecchio Continente e la patria di quello che probabilmente – tolta la Nba – è il miglior campionato al mondo. Eppure il cammino in Cina non è stato dei più rilassanti per gli iberici: vittoria larga sulla Tunisia, ma poi due stentate affermazioni su Porto Rico (73-63) e sull’Iran (73-65). L’età media è piuttosto alta (29,8), il più giovane dei rossi è l’ala del Nuggets Juan Hernangomez, 23 anni. La stella è naturalmente Marc Gasol, che all’alba dei 34 e orfano del fratello Pau, sta tenendo in piedi l’attacco con 15 punti di media, 6.3 rimbalzi e un discreto 27% da tre, non insolito per un centro che negli anni ha sempre più arretrato il suo raggio d’azione. Curiosamente, Gasol è l’unico dell’intero Mondiale ad essere campione in carica Nba, con Toronto. Alle sue spalle latita la tradizionale regia di Sergio Llull e manca il genio di Sergio Rodriguez, campione d’Europa col Cska e volto nuovo di Milano. Così Scariolo deve spremere ancora i suoi pretoriani Rudy Fernandez, Claver, Rubio. Risolta a favore del Barcellona, almeno numericamente, la solita disfida interna col Real: 3 convocati contro 2. Quattro gli americani: oltre a Gasol, i due fratelli Hernangomez e Rubio. Una somma di talento comunque smisurata, se in serata di grazia, ma attaccabile e certamente più alla portata dell’Italia, attualmente, rispetto alla Serbia. A favore degli azzurri il precedente europeo del 2015 (vittoria azzurra a Berlino prima che un mostruoso Gasol vincesse quasi da solo il torneo) e poi le due grandi finali continentali del 1983 e del 1999.Come stanno gli azzurriLa resistenza di oltre 32 minuti contro i serbi ha comunque ridato entusiasmo alla squadra azzurra, arrivata a Wuhan a giocarsi con le sue armi l’accesso ai quarti. Per fare un passo in avanti nel torneo all’Italia servono due vittorie contro spagnoli e portoricani, tra domani e domenica. Una, dato che l’Italia riparte nel gruppo J da 2 vinte e 1 persa, come Porto Rico (Spagna e Serbia sono 3/0), sarebbe insufficiente. Sacchetti spera di ritrovare il miglior Datome, impalpabile nelle ultime due uscite, e che Gallinari (26 punti contro i serbi) conservi l’ottima mano avuta finora nel torneo. Alla cronica mancanza di lunghi di livello, Sacchetti oppone un gioco esterno fatto di trame, rubate e tiri dalla media e lunga distanza. L’assenza di Melli sarà un rimpianto che l’Italia si porterà sull’aereo di ritorno dalla Cina, comunque finisca questo torneo. Ma non è detto manchi così poco, questa squadra fa ancora sperare.Gentile: “Concentrati su ciò che sappiamo fare meglio”Uno che la Spagna la conosce da vicino, avendoci giocato nell’ultima stagione in Liga ACB con l’Estudiantes, è Alessandro Gentile: “E’ una serata che può far svoltare il nostro Mondiale e ci arriviamo dopo la partita contro la Serbia, durante la quale abbiamo speso tanto. Ora dobbiamo azzerare tutto. La Serbia ci ha lasciato sensazioni dolci e amare, siamo stati in partita per lunghi tratti ma non abbiamo mai dato la sensazione di potercela giocare fino alla fine. La Spagna non ha il gruppo storico ma ha giocatori di enorme esperienza e abituati a giocare partite così. Non parliamo di percentuali, possiamo giocarcela se restiamo concentrati su quello che sappiamo fare meglio”.Fuori la Turchia, Stati Uniti a valangaDopo la Germania manca la qualificazione alla seconda fase anche la Turchia, battuta 91-76 dalla Repubblica Ceca che si assicura il secondo posto nel gruppo E alle spalle degli Stati Uniti che centrano il terzo successo travolgendo il Giappone (98-45). Per la squadra di Popovich seconda fase contro Grecia (103-97 alla Nuova Zelanda) e Brasile (84-73 a Montenegro). L’Australia chiude al comando il gruppo H battendo la Lituania 87-82 nello scontro per il primato, seconda fase contro Francia e Repubblica Dominicana.

Girone seconda fase
Gruppo I
Argentina 3-0
Polonia 3-0
Venezuela 2-1
Russia 2-1

Gruppo J
Serbia 3-0
Spagna 3-0
Italia 2-1
Porto Rico 2-1

Gruppo K
Stati Uniti 3-0
Brasile 3-0
Grecia 2-1
Repubblica Ceca 2-1

Gruppo L
Francia 3-0
Australia 3-0
Lituania 2-1
Repubblica Dominicana 2-1


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