Gli US Open perdono il grande favorito per la vittoria finale, Novak Djokovic, costretto al ritiro negli ottavi di finale contro Stan Wawrinka a causa di un problema alla spalla sinistra mentre era sotto nel punteggio 6-4, 7-5, 2-1. Lo svizzero, che in questa campagna newyorkese si è preso lo scalpo di Sinner e Lorenzi, accede ai quarti di uno Slam per la quinta volta negli ultimi sei Major grazie al 5° successo in carriera contro il serbo, che a sua volta non raggiunge i migliori 8 a Flushing Meadows per la prima volta dal 2006, quando aveva appena 19 anni. Lo svizzero ha saputo approfittare delle non perfette condizioni fisiche del rivale, mettendolo alle corde nei primi due set grazie a una prima di servizio davvero efficace (appena 6 punti persi su 38). Ora per ‘Stanimal’ c’è l’ostacolo Medvedev, che ha superato il qualificato tedesco Koepfer: un solo precedente tra i due, a Wimbledon 2017, vinto dal russo in 4 set.
Djokovic esce tra i fischi dell’Arthur Ashe Stadium
Il campione uscente di New York, che andava a caccia del 17° Slam della carriera, il quinto degli ultimi sei, ha dovuto abbandonare al termine del terzo gioco nel 3° set a causa di un problema alla spalla sinistra che lo aveva già fatto tremare nel match di 2° turno con Londero. Dopo aver ricevuto il trattamento del fisioterapista nel secondo parziale, Nole ha preferito abbandonare il campo, non sentendosi più in grado di competere ai suoi livelli. La decisione, però, non è stata digerita dal pubblico dell’Arthur Ashe Stadium, che ha accompagnato l’uscita del n°1 del mondo tra i fischi. In tutta risposta, Djokovic ha alzato il pollice ironicamente, per poi spiegare a fine match: “E’ molto frustrante, davvero – ha detto -. Non sono il primo e non sarò l’ultimo a doversi ritirare da uno degli eventi sportivi più importanti del mondo, ma se ho deciso di uscire dal campo è perché avevo dolore e non riuscivo a giocare“.