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Di Redazione
Gli Azzurrini ce l’hanno fatta: dopo un cammino perfetto in un torneo fino a questo momento dominato, l’Italia conquista il titolo mondiale maschile Under 19 superando la Russia per 3-1 (26-24, 21-25, 25-19, 25-18) al termine di una partita equilibrata, difficile e giocata benissimo dalla nostra nazionale. Si tratta di una vittoria storica, la prima con Julio Velasco al vertice organizzativo del settore giovanile: forse non una conseguenza ma sicuramente un segnale di buon auspicio per il lavoro che attende un ambito alla ricerca di un forte rilancio in ambito sia maschile che femminile.
Un saliscendi emozionale, un rollercoaster di tensioni che alla fine ha premiato l’Italia per la maggiore continuità di gioco e la capacità della squadra azzurra di restare sempre in partita con maggiore efficacia nei momenti più significativi.
Il primo set è anche il primo vero esame di maturità per gli Azzurrini che fino a oggi in questo Mondiale hanno avuto anche la fortuna di incrociare avversari notevolmente più deboli: la Russia invece è una signora squadra. Anton Anoshko è un alzatore di grande futuro, mai banale, sempre piuttosto preciso, un ragazzo di grande senso di responsabilità mentre Roman Murashko, strepitoso talento del Lokomotiv Novosibirsk, è un braccio potente e preciso. L’Italia fatica, va in affanno, poi sotto, poi rimonta e si gioca gli ultimi punti in modo assolutamente strepitoso dimostrando ancora una volta quella maturità già vista con Giappone ed Egitto (26-24).
Nel secondo set la squadra azzurra va in affanno anche perché la battuta russa comincia a fare danni e mette per la prima volta davvero sul serio la linea di ricezione: i russi conquistano un primo break, poi un secondo e l’Italia stavolta non riesce a rispondere con la solita autorevolezza. Arrivano anche alcuni errori, un paio di imprecisioni evitabili. La Russia pareggia i conti con un 25-21 che rimette la squadra azzurra di fronte alla necessità di dover fare qualcosa in più.
Vincenzo Fanizza inizia il terzo set con Crosato al posto Gianotti e si vede forse l’Italia più bella di questo mondiale: da una fase di furibondo punto a punto iniziale, gli Azzurrini escono in modo sontuoso con un primo break rabbioso che porta l’Italia a +4 (11-7); la Russia non riesce a reagire e arriva un secondo break ancora più intenso trainato dal solito Rinaldi (15-9). Da qui in poi la squadra si limita a gestire ordinatamente senza commettere errori e offrendo un cambio palla sempre molto preciso e puntuale (25-19).
Giusto il tempo di prendere in mano il servizio con un minimo di continuità e l’Italia alza il livello di gioco in modo superbo: il turno di battuta di Michieletto, oltre a un ace, porta anche uno splendido punto di Cianciotta e numerose combinazioni di grande rilievo. Sull’8-4 Nikolaev si rifugia in time out ma decide di non effettuare cambi; e l’Italia riparte con un altro minibreak che allunga il gap fino all’11-6. Arrivano anche un paio di errori, un mani out e una diagonale fuori misura di Stefani ma il tutto pesa molto meno di quello che la squadra di Fanizza offre in campo dando sempre l’impressione che la Russia riesca a restare in partita solo in base agli errori degli azzurri. Si procede a strappi tra un minibreak e l’altro, la Russia prende due punti e l’Italia se ne riprende tre (16-12). Quando Michieletto infila un altro ace portando l’Italia sul 20-13 il più sembra fatto e bisogna limitarsi a non fare disastri: nonostante qualche errore di troppo l’Italia gioca un finale pazzesco. Muro di Porro, primo tempo di Crosato e di otto match ball gli azzurri ne sprecano solo due. Il terzo, quello di Rinaldi, è quello giusto che riporta un titolo attesissimo e francamente anche molto meritato.
MVP del torneo Rinaldi che conquista anche il trofeo individuale come miglior schiacciatore; Paolo Porro (Miglior palleggiatore) e Nicola Cianciotta (Miglior centrale) completano un quadro di grande soddisfazione per l’Italia. Al terzo posto l’Argentina che ha battuto l’Egitto 3-1
(25-19, 25-19, 23-25, 25-17).
ITALIA-RUSSIA 3-1 (26-24, 19-25, 25-19, 25-18)
Italia: Catania (L), Ferrato NE, Crosato 4, Michieletto 20, Disabato, Pol, Stefani 18, Gianotti, Magalini NE, Rinaldi 14, Porro 4, Cianciotta 10. Allenatore Vincenzo Fanizza.
Russia: Anoshko, M. Fedorov , Brazhniuk 7, Dineykin 3, Kazachenkov 16, Kurbanov 8, Murashko 12, Enns, I. Fedorov (L), Kasatkin, Sinitsyn 5, Vyshinnikov. Allenatore Mikhail Nikolaev.
Arbitri: Andrew Robb (Canada) e Vitor Alexandre Gonçalves (Portogallo).
Spettatori: Sala Polivalente El Mensah, 500.
Timing: 28′. 25′, 26′, 23′. Totale 1.42′.
Ace: 10-8
Muri punto: 10-7
Errori: 27-35.