Rafa Nadal accede al 3° turno degli US Open senza il minimo sforzo. Il maiorchino, seconda testa di serie del seeding, ha infatti sfruttato il ritiro prima del match dell’australiano Thanasi Kokkinakis, che dopo aver vinto un incontro di uno Slam dopo un digiuno di ben 4 anni, ha dovuto fare i conti con l’ennesimo infortunio della carriera. Questa volta a mettere fuori gioco il talentuoso e sfortunato aussie ci ha pensato un problema alla spalla destra. Rafa giunge a questo punto del torneo per la 13esima volta in carriera: al 3° turno ha perso solo due volte, contro Blake nel 2005 e contro Fognini nel 2015. Per Nadal c’è ora l’ostacolo del redivivo sudcoreano Hyeun Chung, precipitato al 170 del mondo, ma già capace di raggiungere una semifinale Slam in carrriera (Australia 2018).
Avanti Kyrgios, Zverev e Medvedev
Per una Next Gen che salta, ce n’è una che avanza. Nonostante sia sotto investigazione da parte dell’ATP per le sue frasi in conferenza stampa dopo la vittoria al 1° turno, in cui affermava che l’ATP è una “organizzazione corrotta” (frasi poi ritrattate in un comunicato diffuso via social), Nick Kyrgios sembra davvero ben centrato in campo. L’australiano ha infatti conquistato il 3° turno a New York infliggendo una dura lezione al francese Antoine Hoang, battuto 6-4, 6-2, 6-4, limitando le follie (per lui solo una forte polemica prima del match per una scritta sulla maglia) e regalandosi il prossimo match con il russo Rublev. Avanti anche Sascha Zverev, sesta testa di serie del seeding, che ha dovuto ricorrere al 5° set per superare lo statunitense Tiafoe e il russo Daniil Medvedev, che ha battuto il boliviano Dellien. Da segnalare il match point di Gael Monfils, che contro Copil ha effettuato uno smash con un salto a 360° gradi degno di Lebron James, facendo impazzire il pubblico di New York.