NEW YORK – “L’Atp è un’associazione corrotta”. Il ‘bad boy’ australiano Nick Kyrgios attacca l’associazione dei tennisti professionisti, in conferenza stampa al termine del vittorioso match di primo turno allo Us Open contro Johnson, commentando la multa di 113mila dollari ricevuta dall’Atp per il suo comportamento durante il match perso a Cincinnati contro il russo Karen Khachanov durante il quale aveva rotto due racchette e insultato il giudice di sedia. “Non ci perdo certo il sonno -aggiunge il 24enne australiano-. Ma perché parliamo di qualcosa che è successo tre settimane fa, quando ho appena fatto a pezzi qualcuno nel primo turno di uno Slam?”.
Sbotta anche Tsitsipas – “Penso che molti arbitri abbiano delle preferenze. Oggi Dumusois è stato scoretto con me, non so cosa abbia di preciso contro il mio staff ma continuava a lamentarsi, a dirmi che parlano sempre quando sono in campo. Non credo sia giusto, io non ho mai sentito quello che stavano dicendo fuori dal campo”. È stato lo sfogo del greco Stefanos Tsitsipas, numero 8 al mondo, uscito al debutto degli Us Open, a New York, contro il russo Andrej Rublev, 43esimo nel ranking Atp, 46 76 (75) 67 (97) 57. “E non credo ci sia niente che possa farmi giocar meglio. Mio padre cerca di incitarmi, ma penso che il coach del mio avversario faccia lo stesso. Quest’arbitro ha qualcosa contro di me e non so perché”, ha aggiunto. Dopo esser stato ripreso per violazione del regolamento per aver ricevuto indicazioni tecniche dal padre Apostolos ed essere rientrato in ritardo da un cambio campo a causa dei crampi, il 21enne testa di serie numero 8 ha sbottato: “Hai qualcosa contro di me, non so cosa, probabilmente è perchè sei francese e siete tutti strambi”.