Questa mattina, nella sala conferenze del Museo Mura di Aritzo, il sindaco Gualtiero Mameli insieme con l’assessore allo SportGiuseppe Pili, il presidente della Dinamo Stefano Sardara, il coach Gianmarco Pozzecco, il general manager Federico Pasquini e il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, ha presentato il primo ritiro del club biancoblu in terra di Barbagia.
“Siamo felici e onorati di avere qui la Dinamo per l’inizio della preparazione alla sua nuova stagione – ha aperto il sindaco Gualtiero Mameli – e per questo ringraziamo il Club e il suo presidente, che già all’indomani della storica vittoria del triplete ci avevano onorato di una graditissima visita. Aritzo è diventata il punto di riferimento per lo sport isolano e speriamo di poter avere ancora in futuro con noi la Dinamo. Da anni stiamo portando avanti un percorso importante legato al turismo sportivo e all’accoglienza e al tempo stesso alla promozione delle ricchezze culturali e ambientali. Eventi come questo sono un veicolo formidabile per la valorizzazione e la promozione del nostro territorio”.
Ricchezze culturali e ambientali – e anche gastronomiche – che la squadra sta scoprendo e decisamente apprezzando in questi giorni di lavoro. “Ringrazio l’amministrazione comunale e tutta la comunità di Aritzo – ha detto il presidente della Dinamo Stefano Sardara – che ha intrapreso un percorso illuminato e azzeccato, perché il turismo sportivo sta diventando uno dei maggiori attrattori per far conoscere le bellezze delle realtà locali, come già ampiamente sperimentato nel resto d’Italia e in Europa . Sappiamo che la Sardegna è molto più del sole e del mare, è fatta di tradizioni e cultura. Credo che Aritzo abbia le carte in regola per proseguire con successo questo percorso, per le sue caratteristiche geografiche e climatiche ideali e per un’organizzazione strepitosa, perfettamente funzionale alle esigenze”. Il presidente Sardara ha anche lanciato la sfida agli amministratori locali per la costruzione di un campo da pallacanestro ad Aritzo, con un progetto da pensare che anche attraverso il coinvolgimento di Banco e Dinamo possa portare il basket in questo territorio.
“E’ la prima volta che vengo ad Aritzo e devo dire che finora mi ero sicuramente perso qualcosa – ha aggiunto il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese – perché è davvero un posto bellissimo. Aritzo è una tappa di Autunno in Barbagia e noi quest’anno ci saremo con un’iniziativa dedicata a cui teniamo davvero. Stiamo lavorando molto per rivitalizzare le zone interne non solo per la parte del turismo rurale ma anche per tutti gli aspetti di un segmento che si allarga allo sport, alla cultura, all’arte e alla buona cucina in un percorso di valorizzazione e promozione a 360 gradi”.
Per tutti il ringraziamento da parte del coach Gianmarco Pozzecco. “Siete davvero fantastici e molto ospitali – ha detto – e siamo felici si essere qui in questo clima umano e in un posto geograficamente bellissimo. In un periodo in cui i giocatori fanno molta fatica, con un grande dispendio di energie per la preparazione atletica, ritrovarsi in un posto in cui sono attorniati da tanta ospitalità e affetto è davvero importate. Non posso che ringraziarvi per l’umanità, la simpatia e l’affetto con cui ci avete accolto”.
“I ringraziamenti sono anche quelli che arrivando da parte della struttura tecnica del Club – ha aggiunto il general manager Federico Pasquini – tutti sono rimasti estremamente soddisfatti del lavoro che è stato possibile fare, anche dal punto di vista della chimica di un gruppo che si è appena ritrovato a lavorare insieme. Sicuramente questi giorni di Aritzo rimarranno nella testa dei ragazzi e credo che meglio di così non potesse andare”.
In chiusura il saluto dell’assessore allo Sport del Comune di Aritzo Giuseppe Pili: “La presenza della Dinamo per noi è stata una vetrina importante – ha detto – per darci visibilità all’esterno ma anche all’interno della nostra stessa comunità. In questi giorni abbiamo avuto l’opportunità di conoscere da vicino la realtà del basket professionistico e dei ragazzi straordinari e di grande disponibilità. La nostra volontà è quella di puntare fortemente su questo tipo di eventi, che partendo dall’aspetto sportivo aprono altri orizzonti di scoperta e promozione del territorio, da quello culturale a quello gastronomico. Faremo tutto ciò che dovremo fare, anche portando i nostri progetti presso la Regione, per far sì che Aritzo diventi la capitale del turismo sportivo in Sardegna”.