BARI – Come preventivabile l’origine del ritardo dei giocatori camerunensi non era legata a problemi di voli o ritardi.
Ha approfondito il tema ieri Roberto Condio de La Stampa:
Soltanto a poche ore dal match, infatti, il Camerun rivale degli azzurri è riuscito a mettere insieme il numero minimo di atleti (10) richiesto dal regolamento internazionale. I vicecampioni africani erano arrivati mercoledì con 9 elementi, tutte riserve. Le penose bugie dei dirigenti (incendio in Federazione, problemi di coincidenze aeree, titolari a casa per preparare i Giochi africani in agenda dal 19 in Marocco) hanno avuto gambe cortissime.
La minaccia di una squalifica estendibile a tutte le rappresentative del Paese ha fatto scattare l’emergenza. E portato alla luce il reale motivo della riduzione del gruppo. È il solito, quando si parla di problemi dello sport africano: i soldi, o più precisamente il mancato pagamento di premi promessi da Stato e/o Federazione.
Promessa non mantenuta La storia del calcio è piena di scioperi minacciati da Nazionali anche di livello per ottenere il pattuito prima di Mondiali o di Coppe d’Africa. Il Camerun del volley ha fatto lo stesso, anche se per malloppi decisamente inferiori. Prima di partire per il campionato continentale erano stati concordati 3 milioni di franchi Cfa a testa (4500 euro circa) per la partecipazione al torneo, più altri 3 in caso di finale. I “Leoni” il 28 luglio l’hanno persa 3-2 contro la Tunisia padrona di casa allenata dall’italiano Giacobbe.
Tre giorni dopo, a Yaoundé, la squadra è stata ricevuta dal ministro dello Sport. Dopo la festa, nessuna traccia dei premi, a parte l’equivalente di 225 euro ciascuno, versati dalla Federazione.
Il capitano Wounembaina ha toccato il tempo: “Abbiamo dimostrato che il gioco viene prima dei soldi, difendendo la bandiera e regalando al Camerun una finale dopo 18 anni. Ora, però, la questione è da risolvere”.
Sperava prima del torneo di Bari e invece… Così, i sei titolari più le due prime riserve non sono partiti. Quando ha avuto la conferma che 9 a referto non bastavano, la delegazione dei Leoni ai minimi termini ha provato a salvarsi in corner convocando tal Feughouo, 37 anni, un ex nazionale che gioca in Svizzera. Intanto, governo e Federazione si sono dati finalmente una mossa. Trattative serrate con gli scioperanti, che giovedì pomeriggio sono saliti sull’aereo per evitare guai irreparabili al volley del loro Paese.
Ieri, nel PalaFlorio barese, hanno trovato un caldo africano ma non hanno evitato il prevedibile ko. Quanto ai premi, pare arrivino entro il 19. Intanto, per dare un altro segnale, ieri Wounembainaha giocato solo il 1° punto, poi ha chiesto il cambio.