“Ogni allenatore sogna un play che sia la sua emanazione in campo e che possegga le tre qualità principali per giocare al meglio il basket del 2020: capacità realizzativa, creatività per mettere in ritmo i compagni e personalità positiva che si può declinare in leadership totale. Azzeccare almeno due di queste tre doti può indurre una stagione vincente ma quella che fa la differenza è la più difficile da trovare, ovvero la personalità.”
Così dalle vacanze di Formentera, forse in attesa di annunciare anche la data del matrimonio con Tania, ecco la voce di Gianmarco Pozzecco intervistato da Andrea Tosi della Gazzetta dello Sport.
Spissu. Abbiamo scelto di affidare questo ruolo a Marco Spissu… nel contesto di rotazioni ritagliate su 8-9 giocatori. Al suo fianco abbiamo puntato su una Combo collaudata come Curtis Jerrells e sul rientro in Italia di Michele Vitali che per me vale un americano e perciò abbiamo deciso di prendere solo quattro stranieri.
Smith. Ho lasciato a malincuore Jaime Smith, ma avevamo esigenze diverse: lui voleva monetizzare la bella stagione, io voglio puntare forte su Spissu.
Sulle Big. Rodriguez e Teodosic hanno entrambi le tre qualità che dicevo. In una classifica scelgo sul podio anche il grande e intramontabile Travis Diener. Poi un terzetto Jerome Dyson (Virtus Roma), Jon Elmore (Trieste) e il nostro Spissu.