(di Werther Pedrazzi). Missione compiuta. La nazionale di Meo Sacchetti vince la Trentino Basket Cup, battendo nella seconda serata la Costa d’Avorio (69-58), con un percorso netto, durante il quale ha sempre tenuto saldamente la testa.
La seconda giornata del Torneo di Trento è la sera della curiosità. Come se la caverà l’Italia senza l’ombra di un baobab contro i cinghialoni della savana africana? La Costa d’Avorio, che sarà presente ai mondiali di Cina, con il suo quadrilatero a muraglia (Zerbo e Lamizane 208, Sidibe e Thompson 204), è il primo vero test di tenuta atletica e mentale.
Piccola azzurra, eppur si muove, benissimo, e salta. Perfetta per i primi sei minuti (14-2) con il quintetto iniziale (Hackett, Aradori, Gentile, Brooks e Biligha) che domina il campo in lungo e in largo sotto la spinta di un Hackett imperiale, e le prime esplosioni (di gambe ed entusiasmo) quando Biligha, prima, e Brooks, subito dopo, stoppano, anzi, ricacciano con cattiveria palla in gola ai rispettivi avversari.
Sei minuti… dove si intravvede l’alba sperata, ovvero quello che l’Italia dovrà essere: una pattuglia acrobatica. Evoluzioni in difesa e qualche missile sganciato sul bersaglio. Il 4/7 da 3 punti del primo quarto spiana la strada del primo tempo (43-28) ed annulla la superiorità fisica ivoriana dentro l’area.
Un piccolo passaggio a vuoto ad inizio di secondo quarto, con il quintetto formato da Luca Vitali, Della Valle, Abass, Ricci e Tessitori, che concede agli avversari un parziale riavvicinamento, prima che il rientro di Hackett ed Aradori ristabilisca la distanza di 15 punti all’intervallo. Oltre ad Hackett, formato Cska, autoritario e lucido sia in attacco che in difesa, eccellente la prima frazione anche di Brooks (7 punti e 8 rimbalzi) e Biligha, con la piccola Italia che si fa grande anche a rimbalzo (26-19).
Ripresa che inizia con Hackett, Aradori, Gentile, Brooks e Biligha per tenere la distanza (47-32) e provare la fuga in avanti (54-35) con le percussioni di Ale Gentile. Mentre al riposo di Hackett provvede l’esordio trentino di Ricky Moraschini, uno che sa fare quadrato in difesa. Ed è questa la novità trentina: una difesa che tiene… Finché tiene…
Poiché basta un piccolo calo di tensione del quintetto formato da Cinciarini, Moraschini, Abass, Ricci e Tessitori (senza minimamente colpevolizzare) per consentire agli ivoriani il riavvicinamento sul 54-44 e ancora 56-46, quando Abass trova il momento giusto per il suo primo canestro di serata, una tripla (59-46), come manna piovuta dal cielo. Con Ale Gentile che viaggia sul filo del “ventello”, anche in maniera intelligente, rinunciando all’avventura del tiro da 3 sfruttando la sua potenza in avvicinamento con 8/12 da 2 e 4/4 ai tiri liberi.
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Al primo esame del campo?
Promossi: con lode il solo Daniel Hackett, con ampia sufficienza Gentile e Brook, sufficienti Biligha e Aradori. Presenti, e in valutazione tutti gli altri. In attesa del rientro di Belinelli, Gallinari e, si spera, Datome.
Forse soltanto un’area depressa (almeno in relazione alle aspettative) con i soli 7 minuti concessi ad Amedeo Della Valle. O il citti non ha nemmeno bisogno di provarlo?
MVP del torneo: Alessandro Gentile
Italia – Costa d’Avorio 69-58 (28-13, 15-15, 13-16, 13-14)
Italia: Della Valle 2 (1/1, 0/1), Aradori* 5 (1/2, 1/4), Gentile* 22 (9/15), Biligha* 4 (2/4), L. Vitali (0/1, 0/1), Hackett* 13 (2/4, 3/6), Brooks* 7 (2/3, 1/2), Tessitori 6 (2/4, 0/1), Ricci 3 (1/3 da tre), Cinciarini 2 (1/1, 0/1), Abass 5 (1/1, 1/4), Moraschini (0/1, 0/1). All. Sacchetti
Costa d’Avorio: Abouo* 6 (3/5, 0/2), Bamba 6 (3/5, 0/1), Pamba 5 (1/4, 1/4), Thompson* 7 (3/7, 0/1), Bah 2 (1/2, 0/1), Lamizana, Diabate* 10 (3/10, 1/6), Fofana 10 (3/4, 1/5), Edy* (0/1 da tre), Sidibe 6 (3/3), Traore ne, Zerbo* 6 (2/4). All. Povìa
Tiri da due Ita 21/37, Civ 22/49; Tiri da tre Ita 7/24, Civ 3/21; Tiri liberi Ita 6/7, Civ 5/14; Rimbalzi Ita 43 (Brooks 11), Civ 39 (Fofana 6); Assist Ita 14 (Hackett 4), Civ 10.
Spettatori: 1.400
Arbitri: Filippini, Vicino, Dori