Il quinto spagnolo ad indossare i colori dei Blazers, dopo Fernando Martin, Rudy Fernandez, Victor Claver e Sergio Rodriguez, è inaspettatamente Pau Gasol. Perché l’età e una stagione fatiscente tra Spurs e Bucks (appena 30 partite con medie di 3,9 punti, 4,6 rimbalzi, 1,7 assist in 12,0 minuti in campo) facevano pensare che la sua carriera in NBA fosse finita – e l’abboccamento con il Barcelona aveva fatto il resto.
Invece, con Jusuf Nurkic convalescente e Al-Farouq Aminu che se n’è andato via come Enes Kanter, Pau Gasol corre il rischio di giocare titolare con Hassan Whiteside in seconda battuta. O viceversa.
“Portland è un franchising con una lunga storia, in cui molti spagnoli hanno giocato, a partire da Fernando Martín, il primo a giocare nella NBA”, ha ricordato ad AS. “Portland è stata l’opzione migliore e una sfida per me. Sono contento di questa opportunità. È una squadra affamata, che sta andando bene negli ultimi anni. La sua cultura è fantastica, è una città che ama il basket.”
A 39 anni, Pau Gasol vuole continuare a mettere alla prova i suoi limiti, giocando nella migliore lega del mondo e contro i migliori giocatori: ” Ho ancora una passione per quello che faccio e uno spirito competitivo. “