Enes Kanter ha tenuto 33 camp di basket gratuiti durante l’estate in giro per l’America. Ieri, in una nota via Twitter, ha rivelato che quello programmato presso il Centro islamico di Long Island (Westbury, New York) è stato cancellato dopo che il consolato turco ha lanciato minacce contro la moschea. Ecco la dichiarazione ufficiale del giocatore, apolide perché il governo turco di Erdogan gli ha ritirato il passaporto e a rischio di arresto e deportazione in Turchia nel caso uscisse dagli Stati Uniti d’America.
Enes Kanter was scheduled to host a basketball camp for kids this weekend at the Islamic Center of Long Island in Westbury, NY. Kanter says in a statement that the center has cancelled the camp following threats from the Turkish Consulate in NYC. Here is Kanter’s full statement: pic.twitter.com/rOUgCoKnaa
— Ian Begley (@IanBegley) July 25, 2019
Erdogan in Turchia si comporta come un vero e proprio dittatore e l’opposizione politica non viene tollerata. Enes Kanter è in questo momento la voce più famosa nel mondo contro il regime e ciò gli ha provocato intorno un autentico terremoto. Così il centro dei Boston Celtics:
“Parlare contro Erdogan può influenzare tutta la tua vita e tutti quelli che ti circondano. È stato troppo pericoloso per me mettere piede in Turchia per tre anni. L’ultima volta che sono tornato a casa, il governo ha distrutto la scuola dei miei fratelli e ha gettato il mio dentista e sua moglie in prigione. Il regime ha arrestato e accusato un uomo di legami con Gulen (avversario politico di Erdogan anche lui in esilio, ndr) dopo che ho fatto una foto con suo figlio, e in seguito un comico dopo aver scambiato alcuni tweet con me. L’anno scorso, Erdogan ha cancellato il mio passaporto e emesso un mandato internazionale per il mio arresto. Ciò significa che ora sono apolide e praticamente non posso lasciare gli Stati Uniti. Ciò interferisce anche con la mia carriera .
Ma molto peggio sono le conseguenze che ha avuto sulla mia famiglia. I miei fratelli sono stati vittime di bullismo a scuola. I nostri amici hanno troppa paura di essere associati a noi. Mio padre ha perso il lavoro come professore in un’università pubblica e ora, se perde il processo, potrebbe affrontare fino a 10 anni di carcere “.