Prende la parola il presidente della Virtus Arechi Salerno per fare chiarezza su quanto detto e scritto nell’ultimo periodo
Giornate calde in casa Virtus Arechi Salerno, con gli addetti ai lavori del sodalizio blaugrana impegnati a preparare nel dettaglio la prossima stagione agonistica che vedrà il team del patron Nello Renzullo ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie B Old Wild West.
Necessario pur tuttavia – in questo momento specifico come non mai – ad opinione della scrivente società fare il punto della situazione e chiarire taluni aspetti relativi a voci di corridoio piuttosto insistenti che perorerebbero la causa di uno spostamento dell’attività agonistica dal capoluogo salernitano in direzione Avellino, ancor più al netto delle ormai ben note vicissitudini che hanno colpito lo storico sodalizio biancoverde. Voci si diceva, dapprima flebili e poi man mano più insistenti, corroborate soprattutto dalle notizie di “Radio Marciapiede” e dalle fonti presumibilmente certificate dei soliti bene informati, specialisti nella trasmissione delle stesse in favore di taluni rotocalchi irpini.
Insomma, tanto rumore di fondo che certamente non giova alla comprensione del messaggio autentico che il presidente della Virtus Arechi Salerno in persona, Nello Renzullo, intende trasmettere inequivocabilmente al fine di evitare ulteriori incomprensioni di sorta:
«Io ed i miei collaboratori stiamo lavorando sodo già da diversi mesi per allestire una squadra competitiva che possa garantire agli appassionati salernitani le stesse soddisfazioni delle precedenti stagioni nel corso delle quali siamo stati capaci di riaccendere a Salerno la passione per la palla a spicchi. Un riscontro eloquente figlio di una partecipazione inverosimile coincisa proprio con i playoff della scorsa stagione agonistica che hanno visto il PalaSilvestri gremito in ogni ordine di posto. Il mio unico obiettivo è quello di portare la Virtus Arechi Salerno nell’Olimpo del basket e questo non è mai stato un mistero. A ragione di ciò, intendo chiarire che le voci di una mia eventuale intenzione di trasferire l’attività cestistica in quel di Avellino e da ritenersi totalmente insussistente. Confermo altresì, che siamo ormai da tempo alla ricerca di una “struttura” adeguata all’obiettivo, ed è proprio in seno a questa ricerca che si è palesata una “visione” Avellino, unitamente ad un invito ricevuto in tempi non sospetti da professionisti locali. Ma nulla di concreto è stato fatto e detto, si è trattata di una “visione” non avvalorata da atti concreti.
In relazione a quanto sopra detto, ribadisco che le linee guida del nostro progetto sportivo rimangono le medesime e per questo – ora più che mai – abbiamo bisogno del supporto incondizionato e costante nonché del calore dei nostri straordinari tifosi. Sin dalla prima giornata e per tutta la stagione, al fine di provare a raggiungere insieme gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Per concludere, un ultimo aspetto non meno rilevante: chi ha imparato a conoscermi negli anni è conscio del fatto che prima di essere un presidente, un tifoso ed un passionale sono anche un imprenditore, ragion per cui non posso non ancorare le mie future riflessioni anche al requisito della concretezza. A tal proposito, e con la stessa onestà che mi contraddistingue, aggiungo che, se da un lato società e tifosi si impegneranno all’unisono per il raggiungimento di obiettivi importantissimi, d’altra parte è ormai necessario uno sforzo istituzionale che possa finalmente garantirci una adeguata struttura ricettiva, il che può significare solo ed esclusivamente incremento della partecipazione e della passione. Se alla fine del prossimo campionato tale specificità non vedrà risvolti positivi, non potrò far altro che prenderne atto e rivolgere le mie attenzioni cestistiche verso altri “lidi”».
