Esistono casi nei quali la definizione “figlio d’arte” risulta riduttiva. Ciò accadrebbe anche se questa etichetta volessimo “appiccicarla” ad Andrea De Nicolao, play classe ’91 dell’Umana Reyer campione d’Italia.
Questo perchè la famiglia De Nicolao non vive il basket per mestiere, ma lo vive come cultura.
Le radici di questa passione sono provonde e radicate nel tempo ma nel 2002 nasce il germoglio, ben custodito e protetto da Stefano ed Antonella De Nicolao (si, i genitori di Andrea). Questo germoglio si chiama Pallacanestro Vigodarzere (Vigo per i tifosi) e nel tempo ha raccolto successi e (cosa ben più importante e obiettivo dei De Nicolao) ha promosso i sani valori dello sport e della pallacanestro a migliaia di ragazzi. E tra questi non potevano ovviamente mancare Andrea, Francesco e Giovanni.
Concentrandoci sul “nostro”, matura ed esplode nelle giovanili del Treviso e fa il suo ingresso in massima serie nel 2009/10, con la maglia della Benetton.
Dopo una prima stagione promettente in casacca biancoverde, a causa di un infortunio al ginocchio, passa in B1 con il Lago Maggiore.
La stagione è bagnata dall’argento agli Europei di Spagna con la Nazionale U20.
Il rientro a Treviso è alla vigilia del fallimento della società ma Varese ha per lui la porta spalancata.
Fra i biancorossi Andrea, inizialmente riserva di Mike Green, migliora le sue statistiche e guadagna minuti, diventando leader in campo.
Al contempo arriva la chiamata della Nazionale maggiore.
Dopo l’esperienza lombarda Denik approda in A2 a Verona. Qui, dopo un’annata eccellente che lo vede miglior assist man della competizione, porta a casa la Coppa nazionale di categoria.
Il rientro in A è presto fatto. La stagione 2015/16 lo vede a Reggio Emilia come spalla di lusso di Gentile. Con gli emiliani De Nicolao si consacra e mette in bacheca una Supercoppa nazionale.
Il suo straordinario talento gli vale la chiamata fra le fila dei campioni d’Italia della Reyer, impegnata nel confermarsi in campionato e nel guadagnarsi visibilità in Europa.
Andrea, in ogni momento in cui è chiamato “alle armi”, dimostra fantasia e (soprattutto) carattere. Convince per la capacità di cambiare spesso il volto alla squadra e per il suo coraggio che, di frequente, lo porta a prendersi la responsabilità di tiri pesanti.
La stagione si chiude con il successo in Europe Cup ma il tricolore si scuce dalle canotte della Reyer. Nonostante ciò Andrea è ormai un punto fermo per coach De Raffaele che, per la stagione appena conclusasi con il successo in campionato, fa ampio utilizzo del play di Camposampiero.
Oggi Denik è sempre più uomo simbolo della Reyer, racchiudendo in sé quella grinta nell’affrontare le difficoltà e quel coraggio nel prendere in mano le redini della squadra che in team che punta al successo sono elementi imprescindibili.
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I campioni d'Italia in pillole: Andrea De Nicolao
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