Il commercialista Valter Bullio, nominato curatore fallimentare dell’Auxilium Torino, forse non immaginava che una delle prime cose che avrebbe dovuto fare per questo suo nuovo compito sarebbe stata una denuncia in Procura per sottrazione di beni. Andando a fare l’inventario di quelli in carico alla società, invero stringato secondo le descrizioni che arrivano dal capoluogo piemontese, è saltato subito all’occhio l’assenza della Coppa Italia 2018 e quella del trofeo vinto insieme al campionato della serie A2.
Hanno un valore affettivo molto elevato, ma sicuramente non economico i due cimeli, che si aggiungono a due panche, due spogliatoi, qualche canestro e qualche macchinario per il fitness, luminarie e striscioni a bordo campo.
Il passivo sarebbe stato valutato intorno ai tre milioni di euro e passa: banche, fornitori, stipendi di giocatori per un totale di circa duecento creditori. Confermato inoltre che il marchio Auxilium non fa parte del fallimento, in quanto preso in affitto da Gianni Asti, ma almeno ora la cosa è ufficialmente acclarata. Si scrive che la famiglia possa avere intenzione di rinunciare all’eredità del marchio. L’adunanza dei creditori è stata fissata al 29 ottobre prossimo.