Il sogno di Simona Halep diventa realtà, quello di Serena Williams (per il momento) svanisce. La rumena conquista per la prima volta Wimbledon, dominando in finale con un duplice 6-2 l’ex numero uno del mondo, sette volte vincitrice dei Championships. Per l’americana continua la maledizione del 24esimo Slam, torneo che la proietterebbe in testa alla classifica all time al pari di una leggenda come Margaret Smith Court. Troppo forte oggi la Halep, che riscatta una stagione sin qui fallimentare. In pochi mesi ha perso il numero uno del mondo – anche per “colpa” di Serena, che l’aveva battuta agli ottavi di finale dell’Australian Open -. Poi erano arrivati due ko in finale (in Qatar e a Madrid) e la delusione parigina: la sconfitta al Roland Garros da campionessa uscente contro la millennial Amanda Anisimova. Nel giro di due settimane il mondo si è capovolto per la tennista rumena, che ora festeggia il secondo titolo Major, il primo nel torneo più antico e affascinante.
Halep, un match dominato
Un match senza storia sul Centre Court, con Serena Williams mai capace di mettere la testa avanti e subito in balìa della solidità dell’avversaria. Pronti via Halep scappa 3-0 e chiude 6-2 il primo parziale con soli due errori non forzati (contro i 10 di Serena) e lo stesso numero di vincenti (otto). Nel secondo set l’americana prova a scuotersi, ma perde la battuta nel quinto gioco e da lì inizia a scoraggiarsi. Gli ultimi game di Serena sono un’agonia. L’americana, quasi in lacrime, cede 6-2 6-2 in neanche un’ora di gioco. Dall’altra parte Halep piange di gioia e si inginocchia, incredula, su quel che resta dell’erba del Centrale. Anche lei ora è membra onoraria dell’All England Club.