Una lezione durata 74′: è questo l’ottavo di finale di Roger Federer, che ha inflitto una dura sconfitta a Matteo Berrettini. 6-1, 6-2, 6-2 i parziali per il Re, che ha sfruttato il blocco mentale dell’azzurro, all’esordio tra i migliori 16 in uno Slam e per la prima volta sul Campo Centrale di Wimbledon. Roger, otto volte vincitore a Londra e ai quarti per la 17esima volta (55 a livello Slam), ha giocato da Mestro, concedendo appena una palla break a Matteo, chiudendo con appena 5 errori non forzati, il 70% di prime in campo e appena 11 punti persi al servizio. Al contrario, le statistiche di Berrettini dimostrano un braccio ben lontano dall’essere sciolto: 45% con la prima e 23 errori, alcuni dei quali piuttosto banali e dovuti sicuramente all’emozione di trovarsi dall’altra parte della rete il padrone del giardino londinese. Federer, al 99° match vinto a Wimbledon, prosegue la sua corsa verso il 9° titolo: mercoledì affronterà ai quarti il giapponese Kei Nishikori, ottava testa di serie del seeding (7-3 i precedenti per lo svizzero). Berrettini, invece, ripartirà dopo una stagione erbivora strepitosa, con un record di 12-2, un titolo a Stoccarda, una semifinale ad Halle e un ottavo a Londra. Il futuro, a 23 anni, è suo.
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Federer, lezione a Berrettini: 3-0 senza storia
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